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Dakar 2013: dopo la tappa 11 Despres è più vicino alla vittoria

La Dakar 2013 si avvicina al termine e anche la speciale di ieri tra le dune di Fiambalà, è passata senza sconvolgere la classifica. Despres non usa mezzi termini: "Fiambalà è una....", mentre il nostro Botturi tiene duro e arriva settimo con un mignolo fratturato

Una tappa difficilissima

Nella 11ª tappa della Dakar 2013 i piloti hanno affrontato le dune di Fiambalà, uno delle tappe più difficili della gara, con una serie di dune in successione senza possibilità di riposarsi, a rendere più difficile la tappa anche una bufera che si è scatenata nel corso della speciale. Cyril Despres è rimasto ancora il leader di classifica arrivando secondo dietro Caselli, ma la stanchezza della tappa si fa sentire e il francese non le manda a dire: "Sono più stanco oggi dopo 190 km che non ieri dopo 800 km, nelle dune verso Fiambalà c'è stata una bufera e ha cominciato anche a piovere. Arrivato al bivacco non sapevo se ero andato forte o meno, era pieno di buche, fango e pozze d'acqua e mi sono tornati in mente i momenti difficili dell'anno scorso. Fiambalà è davvero un posto di mer***. Ho dovuto aumentare il ritmo dopo che Kurt (Caselli) mi ha superato, per questo sono così stanco" Dietro di lui l'Husqvarna di un sempre più concreto Paulo Goncalves: "Ho fatto una grande speciale, sono soddisfatto di me stesso e del lavoro del team, abbiamo lavorato assieme per davvero in questa tappa. Ero in gran forma oggi e mi piacerebbe vincere almeno una tappa prima che finisca la Dakar. Continuerò a provarci". È andata male a Helder Rodrigues, secondo fino a pochi chilometri dall'arrivo, quando un ramo sul percorso ha agganciato alcuni cavi della sua moto tranciandoli. Poteva essere il primo buon risultato per la Honda a questa Dakar invece...: "Sono davvero dispiaciuto, oggi stavo davvero volando. Ero veloce nei tratti con le pietre e anche sulle dune, non ho commesso errori di navigazione ed è stata solo sfortuna per noi. Un ramo ha tagliato alcuni fili dell'impianto elettrico e la moto si è fermata. Ho passato molto tempo a riparare il danno ed è un vero peccato perchè stavo attaccando per vincere. Oggi non era proprio il nostro giorno." Alessandro Botturi è arrivato settimo, una manche non proprio brillante, ma ha pensato a limitare i danni visto che corre con un mignolo fratturato, italiano rimane comunque quinto in classifica generale: "Per oggi bene così: era una tappa molto dura, caldo terribile, e le dune, su cui pure non disdegno correre, non sono di certo il mio terreno preferito. Sono molto contento perché volevo difendermi, e sono riuscito a consolidare la posizione. Davvero avvincente questa Dakar: in generale siamo in 5 in meno di mezz'ora dopo undici tappe, una cosa mai vista. Domani attraversiamo le Ande per tornare in Cile: ci sarà montagna, fatica e altitudine. Purtroppo il terreno del tratto finale era molto duro, e ho sofferto molto per la frattura del mignolo: un peccato perché sarebbe stato favorevole per me, ma va bene così: oggi ho raggiunto il mio obiettivo, ma nei prossimi due giorni devo sicuramente attaccare." Per quanto riguarda gli altri italiani, finalmente vediamo Alex Zanotti entro i primi 30 classificati, precisamente 26° con la sua TM.





 
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