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Valentino Rossi: "In Superbike? Più avanti..."

Il pilota della Ducati chatta con i fan sul sito dello sponsor Dainese e si immagina in futuro a bordo di una derivata di serie. Ma per ora non molla la classe regina: "Correrò nella MotoGP fino a quando sarò competitivo".

"Le CRT? Il futuro della MotoGP"

Moto, famiglia, futuro: è un Valentino Rossi disteso e disponibile (nella foto) quello che ha affrontato le domande dei fans nella chat organizzata dai suoi sponsor tecnici Dainese e AGV. Un regalo di Natale ai supporter, al termine di una delle stagioni più negative da quando corre in moto. Ma l'entusiasmo, a quanto pare, non manca. Come non manca la voglia di provare nuove esperienze, magari in Superbike.
Ecco alcune delle domande più interessanti e le risposte del campione di Tavullia.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
"Spero bene, nel 2012 dobbiamo migliorare la Desmosedici, dopo una stagione in cui non ci siamo divertiti molto. Di sicuro, dai testi di Sepang del 31 gennaio mi troverò in sella a una moto molto rinnovata".

A proposito di Sepang: è la pista dove Simoncelli ha perso la vita. Il prossimo anno correrai con il casco dedicato al Sic?
"Sì, almeno fino ad aprile. Poi in gara tornerò a usare il mio casco, anche se metterò il numero 58 da qualche parte. Voglio sempre avere qualcosa del Sic con me".

Quest'anno debuttano le CRT. Che ne pensi?
"In un momento di crisi finanziaria, i soldi non ci sono e anche i team sono in difficoltà. Credo che le CRT siano una strada per rendere più competitiva anche la MotoGP, ma immagino che la prima stagione sarà difficile per la nuova categoria".

Ti abbiamo visto correre nel rally. Sarà il tuo futuro?
"Vorrei continuare a correre almeno finché sarò troppo vecchio per farlo, sia su due che su quattro ruote".

Vorresti fare qualche anno in Superbike?
"Mi piacerebbe molto fare qualche stagione in Superbike, ma voglio continuare a correre in MotoGP: almeno fino a quando sarà abbastanza competitivo per farlo".

E magari correre al Tourist Trophy sull'Isola di Man.
"Non riuscirei mai a vincere una gara dal genere. Ci vuole troppa esperienza per capire la pista. E poi è troppo pericoloso, per i miei gusti. Preferisco vederla in DVD: proprio ieri sera ho visto un bellissimo documentario che si chiama TT: closer to the edge che consiglio a tutti, dedicato proprio al TT". (Casualmente il protagonista del film -di cui trovate qui il trailer- è Guy Martin, anche lui sponsorizzato da Dainese e AGV...).

Magari potresti far debuttare un tuo team in MotoGP o Superbike…
"Non mi piacerebbe avere una squadra mia. Oddio, potrei fare un'eccezione per il mio fratellino: anche lui vuole fare il pilota".

Qual è stato il momento più bello e quello più brutto della tua carriera?
"Il più bello è stato quando ho vinto al debutto sulla Yamaha a Welkom, in Sudafrica. Il più brutto invece è stato quando mi sono rotto la gamba al Mugello. Già, brutto e doloroso".

E quali sono le gare che ricordi con maggior piacere?
"Oltre a Welkom, la battaglia di Lacuna Seca con Stoner e quella di Barcellona con Pedrosa".

Dopo tanti anni in moto, sono meglio le 1000 di prima oppure le 800 di oggi imbottite di elettronica?
"Senza dubbio erano più divertenti le 1000 di prima: ci voleva più sensibilità quando si apriva il gas".

Su Twitter avevi promesso che avresti offerto una cena se il tuo profilo avesse superato i 500 mila followers. Manterrai la promessa?
"Beh, è piuttosto difficile. Più che altro era una battuta, la mia. Però amo Twitter, è la mia finestra sul mondo e il modo che ho per tenermi in contatto con le persone. Tutti i Valentino Rossi di Facebook invece sono finti".

A 32 anni non sarebbe il caso di pensare a fare un bambino?
"È ancora presto per me per fare un passo del genere".

E del matrimonio, che ne pensi?
"Non ci vado volentieri nemmeno se sono invitato: in genere non mi diverto mai tanto".

Hai un sogno nel cassetto?
"Vincere il decimo titolo mondiale". 
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balongo
Gio, 12/22/2011 - 11:57
Vale in superbike? potrebbe essere un'ottima idea: magari ritroverebbe le motivazioni che ha oggettivamente perso negli ultimi anni (per colpa di una Ducati che non lo ha mai seguito).
free4819
Gio, 12/22/2011 - 19:32
La CRT ? E' il TRISTE futuro della MotoGP. Quando in pista ci saranno solo CRT smetterò di guardare le gare in TV. Buon Natale a tutti !
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p@olo
Ven, 12/23/2011 - 18:14
necessario che la DORNA faccia un passo (gigante) indietro ma prima deve resettare il cervello. Nella situazione attuale è impensabile continuare con sviluppi estremi che fanno lievitare i costi, TOGLIERE, TOGLIERE e TOGLIERE di tutto e di più dall'attuale MotoGp mettendo in primo piano il PILOTA. Le CRT possono essere una valida alternativa (non in questo caso dove la loro presenza serve solamente a far numero), se ogni casa madre costruisce un prototipo specifico (con regole ben delineate) la MotoGp può risollevarsi