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Valentino Rossi, il padre Graziano: “Il 10° titolo? Perché no”

Valentino Rossi news – Dopo una gara così straordinaria di Valentino in Qatar, il papà Graziano ha rilasciato un’intervista esclusiva ad Eurosport. Rossi Senior parla delle prestazioni del Vale nazionale, dell’erede Marc Marquez e di cosa ci potrebbe riservare questa stagione appena iniziata. In più difende Jeremy Burgess e svela il segreto che fa andare ancora così veloce Valentino…
Vale secondo Graziano
Domenica 23 marzo Valentino Rossi è tornato fra i protagonisti della MotoGP, dando spettacolo con Marc Marquez in una serie di botta e risposta che hanno entusiasmato tutti gli appassionati. Alla prima gara del campionato 2014 Vale, oltre a una rimonta straordinaria poteva addirittura salire sul gradino più alto del podio. Il papà Graziano, intervistato da Eurosport, ha commentato: “Eh già, il messaggino che Vale mi ha inviato dopo la gara diceva: 'si poteva anche vincere, cazzo'. Però va bene anche così perché questa è stata nettamente la migliore gara degli ultimi 3 anni per lui e perché ha finalmente dimostrato di poter lottare ad armi pari con un fenomeno assoluto come Marquez che ha dimostrato una volta in più di essere il numero uno non per caso. Il duello fra i due è stato al cardiopalma e ha tenuto incollati agli schermi tutti gli appassionati e se queste sono le premesse tutto mi fa pensare che ne vedremo degli altri nel corso della stagione”. In molti considerano Marquez l’erede di Valentino che, arrivato a 35 anni, si avvia verso la fine della sua lunga e vittoriosa carriera. Graziano ha dichiarato: “Diciamo che se non lo è ci si avvicina moltissimo. È un pilota che dà spettacolo e che riesce ad emozionare: inoltre è fortissimo sia sulla velocità che nel corpo a corpo. Domenica c’è stato uno scontro fra due campioni di generazioni diverse: un duello che mi ha ricordato quello fra il vecchio Kenny Roberts e il giovane e rampante Freddie Spencer. Spencer in quel 1983 non lasciò scampo a Roberts, se Valentino riuscisse a mettersi dietro Marc e a dargli una lezione scriverebbe un’altra pagina storica di motociclismo”. Prima di scoprirlo ci aspettano altre diciassette gare a cui assistere, che magari potrebbero riservare duelli come quello disputato in Qatar: “Le premesse ci sono tutte e sarebbe una splendida cosa per la classe regina che ha vissuto troppo spesso di gare mosce e di arrivi in solitaria. Marquez, Vale, Lorenzo e Pedrosa hanno la possibilità di regalarci una grande bagarre quest’anno e in alcune gare anche le Honda e le Yamaha clienti e le Open potranno intromettersi nel gruppo di testa…” Il primo avversario da battere, per ogni pilota ,è il proprio compagno di squadra. Domenica scorsa Jorge Lorenzo si è autoeliminato durante il primo giro della corsa, scivolando rovinosamente e guardandola poi dal box. Graziano ha valutato l’accaduto come “un errore che può capitare in gara, soprattutto quando vuoi provare da subito a spingere per prendere margine e provare a scappare. Lorenzo è un pilota formidabile e lo ha dimostrato anche in Qatar con quella partenza da urlo che lo ha portato a girare davanti a tutti nonostante partisse dalla seconda fila. Ha voluto provare a forzare il ritmo da subito e si è preso dei rischi che non hanno pagato… Però vedrete, già ad Austin si riscatterà e sarà lì a contendersi il successo coi migliori”. Nel dopo gara Valentino ha chiaramente dedicato il risultato anche a tutti coloro che l’avevano definito un pilota finito, Graziano ha dato il suo punto di vista a riguardo: “Io penso che sia normale che un pilota che ha vinto 9 mondiali sia amato da tanti ed odiato da alcuni. Mi limito a dire che è bello zittire con i risultati e con questo tipo di gare i critici. Mi sa che almeno per un anno forse due non avranno più argomenti”. E un padre come ha interpretato le stuzzicanti parole di Jeremy Burgess secondo il quale a Vale interessa più correre che vincere? La risposta pulita e asciutta è stata: “Anche se ora Valentino ha un nuovo capotecnico come Galbusera, mi rifiuto di fare polemica con Jeremy che ha aiutato mio figlio a scrivere oltre 10 anni di successi e ha vinto con lui 7 mondiali nella top class. Sono certo che quelle parole sono state mal interpretate”. Finora c’è solo stata la prima gara, ma secondo papà Rossi questa stagione potrebbe riservare belle sorprese: “Lui ha lavorato quest’inverno per essere allo stesso livello di Marc e Jorge e io voglio credere che sia possibile che Vale possa giocarsi il titolo. Per me Marquez, Lorenzo e Valentino vanno messi sullo stesso piano: i primi due hanno la forza di essere nel fiore degli anni e di essere reduci da annate strabilianti, Valentino però ha un bagaglio di esperienza che molti sottovalutano ma che può rivelarsi molto utile. È stato protagonista di mondiali molto combattuti e nella battaglia ha sempre fatto vedere di non essere secondo a nessuno. Inoltre anche se ha 35 anni ha ampi margini di miglioramento perché sta lavorando molto per cambiare il suo stile di guida e già dei benefici si sono visti”. Valentino è sulla cresta dell’onda da diciotto anni, e pur essendo il più vecchio dei top rider sembra non sentire il peso della sua età: Il segreto è tutto nella passione. Valentino si diverte ad andare in moto e ha la stessa voglia e le stesse motivazioni che aveva quando era un ventenne e correva in 125 o 250. Per questo ha sempre lavorato tanto in inverno e quest’anno si è reso conto che per fare il salto di qualità doveva studiare gli avversari e copiare un po’ la loro guida per sfruttare al meglio queste nuove MotoGP. Ora Vale si sporge molto più dalla moto come fa abitualmente Marquez. Ciò gli ha già permesso di guadagnare diversi decimi ed essere più vicino a Lorenzo nei test, soprattutto a Sepang. Sono convinto che nel corso della stagione questo lavoro potrà garantirgli ulteriori benefici”.
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