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Tutor, il nuovo modello sarà più veloce e preciso

I Tutor saranno presto sostituiti da nuovi sistemi di rilevazione, pronti ad entrare in funzione dal mese di luglio. Il nuovo SICVe PM si attrezza con un software più preciso e veloce, capace di ridurre errori o mancati abbinamenti. La Stradale chiarisce: il numero di infrazioni rilevate sarà maggiore
Pioggia di multe?
“Disattivati” come imposto dalla sentenza del 10 aprile scorso, i 333 Tutor sparsi sulla rete autostradale italiana saranno presto sostituiti da un nuovo modello, più preciso e veloce. Lo conferma il direttore della Divisione della Polizia Stradale Rosanna Ferranti, ammonendo quanti avessero già festeggiato la momentanea assenza dell’odiato Tutor: quello nuovo - attivo da luglio su 25-30 tratte particolarmente critiche in vista dell'esodo estivo - si fonda su di un software brevettato e sviluppato con tecnologia PlateMatching. “Anziché concentrarsi sulle targhe di veicoli - spiega Ferranti -  il sistema mette a confronto immagini, abbinando quelle verosimili, accorciando i tempi dell’abbinamento e rendendolo più preciso. Così vengono meno le possibilità che ci siano scarti per mancanza di un corretto riconoscimento". La conseguenza è una ed una soltanto: “il numero di infrazioni rilevate sarà maggiore”. Basandosi sulla lettura della sola targa, il modello precedente lasciava infatti maggior spazio a errori e mancati abbinamenti: “se la targa del veicolo in uscita non era correttamente letta e non si abbinava alla targa del veicolo in entrata in un tratto controllato, entrambi i fotogrammi venivano cestinati. Invece il nuovo sistema aumenta le performance di lettura delle immagini. Prima ci si concentrava sulla targa, ora si prenderà in considerazione anche altro, come la pubblicità sul retro dei mezzi, l’adesivo dell’azienda di trasporto o i dispositivi luminosi posteriori”.
In arrivo già a luglio, i nuovi sistemi non riusciranno però a sostituire la totalità dei tutor disattivati: per questo motivo, i primi ad entrare in funzione saranno quelli posti in punti critici per la viabilità: “c'è bisogno di avviare tutte le veririche previste dal decreto del ministro dei Trasporti nel giugno 2017 - spiega il direttore Ferranti -  Vanno smontati gli impianti che ci sono, portati in laboratorio, controllate le funzionalità degli orologi, della velocità media... Serve tempo. Stiamo ancora definendo quali punti saranno attivi. La cosa certa è che si terrà conto dei volumi di traffico e della rete autostradale che registra punte maggiori di incidenti”.
Intanto, anche se manca poco all’entrata in funzione del nuovo sistema denominato SICVe PM, a monitorare le velocità sulle strade ci penseranno i 110 autovelox attivi su 7mila km di rete autostradale “aiutati” - come già aveva specificato il direttore delle Specialità della Polizia Roberto Sgalla -  dai 329 telelaser.
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