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Suzuki Gladius Barry Sheene Limited Edition

Suzuki Gran Bretagna offre ai suoi clienti una versione limitata della Gladius con livrea tributo al grande Barry Sheene e puntale aerodinamico di serie. Disponibile solo in Inghilterra, costerà 300 Sterline più della standard e solo fino al 30 settembre

Solo per la Gran Bretagna

La filiale britannica di Suzuki ha realizzato un'edizione limitata della sua Gladius dedicata al mitico Barry Sheene, il pilota londinese alfiere del marchio di Hamamatsu degli anni 70 e vincitore di 2 titoli nella categoria 500 del motomondiale con la RG500. La Gladius Barry Sheene Limited Edition riprende la livrea della moto di Sheene del 1976, nera e rossa con dettagli gialli, e monta di serie il puntale aerodinamico presente nel catalogo accessori della piccola naked. Sono stati i fan inglesi "amici" di Suzuki su Facebook, interpellati su quale livrea speciale avrebbero preferito per la Gladius, a scegliere la moto di Sheene: una dimostrazione che il ricordo di questo campione sempre sorridente è ancora vivo. La Gladius Barry Sheene Limited Editin sarà disponibile su richiesta solo fino al 30 settembre presso i concessionari d'oltremanica, con un sovrapprezzo di 300 sterline (circa 382 euro) rispetto al modello di serie.

Barry Sheene, il piccolo Iron Man

Barry Sheene nacque nella periferia londinese nel 1950 ed entrò nel mondo delle due ruote giovanissimo grazie a suo padre Frank, meccanico e preparatore. In gioventù ottenne buoni risultati nelle serie nazionali, arrivando al mondiale 125 a 21 anni in sella ad una Suzuki, il marchio al quale avrebbe legato la sua carriera e la sua fama. Vinse da subito 4 gare ma gli anni seguenti furono abbastanza avari di risultati fino all'arrivo in 500, dove vinse due titoli mondiali ('76 e '77) e ottenne numerose vittorie. Nella sua carriera ebbe numerosi incidenti, ma ogni volta reagì con determinazione guadagnandosi il soprannome di "Iron Man", cioè uomo di ferro: a Daytona cadde a 280 km/h fratturandosi parecchie ossa, al circuito Paul Ricard nel 1980 subì l'amputazione del mignolo sinistro completamente maciullato, a Silverstone nell'82 si fracassò le gambe finendo con la sua Yamaha 500 contro la moto del francese Patrick Igoa caduto poco prima. Barry dovette subire numerosi e complessi interventi chirurgici che gli permisero di ricostruire gli arti inferiori a prezzo di numerose viti nelle ossa per tenerle insieme. Morì nel 2003 a 52 anni a causa di un tumore allo stomaco, ma gli appassionati non solo inglesi lo ricordano come un grande pilota e come personaggio carismatico, sempre sorridente e amante della bella vita.




Precursore dei tempi

 Sheene fu un precursore di quelle che ora sono le mode attuali (non a caso Rossi è un suo grande fan): fu il primo a utilizzare tute colorate e a volere il casco integrale, in più fu il primo pilota a rifiutare il n°1 di Campione del Mondo per non dover rinunciare al "suo" mitico n°7. Pochi sanno, infine, che Sheene fu uno dei più grandi "nemici" del Tourist Trophy (lo boicottò apertamente a più riprese) e uno degli "inventori" del paraschiena: il pilota inglese, infatti, consapevole dell'importanza di proteggere la colonna vertebrale, provò a realizzare (e a utilizzare) una specie di corazza protettiva assemblata con delle visiere da casco. Nel video sotto alcune immagini della "vita da paddock" di Barry Sheene.

 
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