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Special Triumph, ecco come è nata la Queen Elizabeth

La concessionaria Triumph Centro Moto Lodi ha realizzato la Queen Elizabeth, una special su base Thruxton che ha catalizzato la scena del Tridays 2013 vincendo il premio come miglior special in concorso. Il suo creatore Mattia Foroni ci ha raccontato la genesi e il lavoro di fino per realizzare la speciale verniciatura con giornali inglesi da collezione del 1952

Passione e tante ore di lavoro

Al Tridays 2013, il grande raduno austriaco dedicato alle moto Triumph, c'è stato anche il concorso dedicato alle moto Custom e stravinto da una creazione tutta italiana. Si tratta della Triumph Queen Elizabeth, realizzata da Mattia Foroni di Centro Moto Lodi. Il giovane customizer ha avuto "carta bianca" per la realizzazione di questa special dopo aver dimostrato le sue capacità un anno prima, customizzando una Bonneville incidentata e portandola al Tridays 2012 come special. Su questa moto Mattia ha messo tutta la sua passione e oltre 220 ore di lavoro, ma il risultato finale è armonico e raffinato: "La Queen Elizabeth è stata realizzata per celebrare il 60° anniversario del Regno della Regina Elisabetta. Tutto è nato da mia madre e dalla sua passione nel restaurare e collezionare oggetti antichi, quindi ho deciso di utilizzare dei vecchi giornali per creare la verniciatura della moto." 

Decoupage e verniciatura con quotidiani d'epoca

"Ho passato tante notti in officina a provare e riprovare, poi abbiamo trovato la formula giusta per mantenere i giornali intatti sotto la verniciatura. Queste pagine sono del Daily Mail e del News Chronicle originali, le ho comprate da un collezionista appassionato. Mi sono arrivati in una teca di plexiglass dall'inghilterra con una spedizione speciale, è stato strano strappare dei giornali storici del 3 giugno del 1952 ma alla fine ne è valsa la pena. Alla fine abbiamo fatto del vero e proprio decoupage con la vinavil e i giornali strappati su serbatoio e parafanghi, poi abbiamo rivestito con 7 strati di trasparente, carteggiando e pareggiando uno strato per volta. Non è stato per nulla facile trovare il mix giusto per permettere al giornale di riempirsi di collante senza rovinare scritte e immagini, ci sono volute più di 20 ore di lavoro solo per incollare le pagine."


"Ha superato le mie aspettative"

"È stato bello pensarla e disegnarla, alla fine il risultato ha superato le aspettative. La cosa più difficile è stata sicuramente prendere una Thruxton nuova dal concessionario e segarle subito il telaio, poi la creazione delle barre in titanio (materiale scelto per leggerezza e resistenza) al posto degli ammortizzatori e le quote generali hanno richiesto molto impegno. Volevo una moto più bassa possibile, molto anni '50, ma con componentistica moderna. Il motore non è stato toccato, soltanto lo scarico è stato sostituito con un doppio tubo di derivazione Scrambler ed è stato rimappato. Una moto così non ha bisogno di potenza extra, i 74 CV della Thruxton originale sono più che sufficienti e ampiamente sfruttabili nella guida su strada." 


Artigianale ma adatta a qualsiasi pilota

"Ho accorciato tutto l'avantreno e le ruote sono state fatte apposta. Partendo dal mozzo un artigiano di Tortona ha realizzato su mio disegno un cerchio da 19" con canale da 3,5", gli pneumatici sono specifici per moto d'epoca realizzati da Jolly Moto sia per l'anteriore che per il posteriore. Gli attacchi manubrio sono LSL, mentre i semimanubri li ho creati segando in due un manubrio normale, i parafanghi sono originali, tagliati e sagomati, il fanale è Bates. La sella è fatta da Alessandro Starace, sempre su mio disegno, le molle sono aftermarket. Volevo una moto che fosse fortemente anni '50 ma che avesse la guidabilità e l'affidabilità di una moto moderna. Tutti i comandi, manubrio e pedane, sono regolabili per adattare meglio la posizione di guida al cliente. Questa moto è stata creata per passione ma anche per essere adatta all'utilizzatore finale. "
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