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Sicurezza stradale: incidenti moto -37,9% in 5 anni

Negli ultimi anni si è verificata una sensibile diminuzione delle vittime in incidenti che coinvolgono le due ruote, questi dati collocano l’Italia tra i paesi virtuosi dell’Unione Europea. Tuttavia ancora oggi il 25% dei sinistri è dovuto all’inadeguatezza delle infrastrutture. ANCMA auspica un programma di messa in sicurezza delle nostre strade
I numeri relativi a ciclomotori e motocicli coinvolti in incidenti fanno registrare, nel nostro paese, un dato positivo se confrontato a quello degli anni passati. Diminuiscono, infatti, vittime e feriti: le prime, in particolare, si fermano a 774, facendo segnare una riduzione del 13,5%, mentre i feriti diminuiscono dell’8,9%(45.419). Complessivamente, dunque, ANCMA  (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) parla di una diminuzione del numero delle vittime su due ruote, negli ultimi 5 anni, del 37,9%, migliorato anche rispetto a quello delle automobili, fermatosi a -26%. Dati che, per una volta, collocano l’Italia tra i “virtuosi” dell’Unione Europea con 1,3 vittime ogni 10mila veicoli circolanti. I numeri appena citati potrebbero però migliorare notevolmente con interventi dedicati alle infrastrutture: secondo il MAIDS (Motorcycles Accidents In Depth Study) infatti, in Italia le infrastrutture inadeguate rimangono concausa di incidenti nel 25% dei casi, circa il doppio rispetto alla media europea. La presenza di ostacoli accidentali o fissi sulla strada ha provocato, nel 2013, la morte di 89 centauri e il ferimento di altri 1.811. Tra le numerose proposte promosse da Confindustria ANCMA riguardo le modifiche al codice della strada, invece, rimane quella relativa all’autorizzazione per i motocicli 125 di accedere alle autostrade, così come già avviene in molti altri paesi europei. L’analisi dei dati statistici non evidenzia infatti alcuna particolare esposizione al rischio di questo segmento: ogni 1000 motocicli circolanti si registrano, nel dettaglio,0,11 vittime, mentre il rapporto vittime/circolante all’interno del segmento dei 125cc scende a 0,04.
A questo proposito, ANCMA torna a sottolineare la necessità di un intervento, auspicando una “pronta ripresa della discussione del disegno di legge di modifica del codice stradale, fermo da alcuni mesi presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato per effetto di una presunta mancanza di copertura finanziaria segnalata dalla Commissione Bilancio”.
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