SBK 2015, ecco il nuovo regolamento
SBK news – Se ne parlava già da tempo e da pochi giorni è stato diffuso il nuovo regolamento che entrerà in vigore già a partire dal prossimo anno. Ecco cosa cambia, quali sono i tratti salienti e quali le modifiche di sviluppo a cui dovranno sottostare i team
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SuperBike
SBK 2015
Mentre quest'anno nel campionato delle derivate di serie c'erano due classi che andavano in parallelo, la Superbike e la EVO, dal 2015 sarà diverso. Le due categorie si uniranno in una classe unica con nuove regole che puntano all'obiettivo congiunto di ridurre i costi e livellare le prestazioni in pista dei vari team. Le nuove norme dovrebbero portare alla partecipazione di più squadre all'interno del campionato e anche di wild card, ossia di piloti che prendono parte solo ad alcune gare. Uno dei cambiamenti più sostanziali del nuovo regolamento riguarda il motore, che non si differenzia molto da quello EVO attuale, ma per avere prestazioni più lineari sono consentiti solo alcuni cambiamenti: alberi a camme liberi e possibilità di intervenire sulla testata. Valvole, pistoni e la maggior parte dei componenti principali del motore devono rimanere di serie, solo le bielle possono essere sostituite ma con altre che abbiano lo stesso peso di quelle utilizzate sul motore stradale. Per quanto riguarda l'elettronica, invece, rimarrà libera, lasciando quindi la possibilità ai costruttori di sviluppare le proprie tecnologie. Ogni casa costruttrice però dovrà mettere a disposizione dei team privati quello che viene chiamato Kit Superbike, cioè la propria elettronica, e dovrà fornire il software del team ufficiale anche agli altri, con tre aggiornamenti al massimo nella stagione. Questo kit potrà arrivare a costare al massimo 8.000 euro, ma per far venire voglia di parteciparvi ai team provenienti da altri campionati, sarà possibile anche usare l'elettronica della Superstock. Le regole sul telaio rimangono le stesse, con una piccola nota: sono state eliminate le tolleranze applicate, precedentemente consentite. L'ultima modifica riguarda i corpi Ride By Wire che per il 2015 e il 2016, chi non lo utilizza di serie potrà aggiungerlo e i team ufficiali dovranno farlo avere a quelli privati (per un massimo di 2.500 euro circa).
Mentre quest'anno nel campionato delle derivate di serie c'erano due classi che andavano in parallelo, la Superbike e la EVO, dal 2015 sarà diverso. Le due categorie si uniranno in una classe unica con nuove regole che puntano all'obiettivo congiunto di ridurre i costi e livellare le prestazioni in pista dei vari team. Le nuove norme dovrebbero portare alla partecipazione di più squadre all'interno del campionato e anche di wild card, ossia di piloti che prendono parte solo ad alcune gare. Uno dei cambiamenti più sostanziali del nuovo regolamento riguarda il motore, che non si differenzia molto da quello EVO attuale, ma per avere prestazioni più lineari sono consentiti solo alcuni cambiamenti: alberi a camme liberi e possibilità di intervenire sulla testata. Valvole, pistoni e la maggior parte dei componenti principali del motore devono rimanere di serie, solo le bielle possono essere sostituite ma con altre che abbiano lo stesso peso di quelle utilizzate sul motore stradale. Per quanto riguarda l'elettronica, invece, rimarrà libera, lasciando quindi la possibilità ai costruttori di sviluppare le proprie tecnologie. Ogni casa costruttrice però dovrà mettere a disposizione dei team privati quello che viene chiamato Kit Superbike, cioè la propria elettronica, e dovrà fornire il software del team ufficiale anche agli altri, con tre aggiornamenti al massimo nella stagione. Questo kit potrà arrivare a costare al massimo 8.000 euro, ma per far venire voglia di parteciparvi ai team provenienti da altri campionati, sarà possibile anche usare l'elettronica della Superstock. Le regole sul telaio rimangono le stesse, con una piccola nota: sono state eliminate le tolleranze applicate, precedentemente consentite. L'ultima modifica riguarda i corpi Ride By Wire che per il 2015 e il 2016, chi non lo utilizza di serie potrà aggiungerlo e i team ufficiali dovranno farlo avere a quelli privati (per un massimo di 2.500 euro circa).
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