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SBK 2014 EVO, Ducati e Canepa i migliori

SBK news – Il genovese e la sua Ducati Panigale sono stati i più veloci della neonata classe EVO, team e pilota sono ottimisti per l'inizio della stagione. Dietro Canepa ci sono Salom, Foret e Guarnoni, mentre Corti, nella seconda giornata di prove, ha avuto dei problemi con la sua MV Agusta F4 RR
Le EVO nei test
Con i test di inizio stagione 2014, c'è stato anche il debutto della nuova classe EVO. Durante i test il più veloce è stato Niccolò Canepa, che ha chiuso in testa entrambi i giorni con tempi soddisfacenti. Infatti il genovese del team Althea Racing sulla Ducati 1199 Panigale R ha concluso il secondo giorno con un ritardo ragionevole di 1.134 secondi dal campione in carica Tom Sykes. Canepa si è detto soddisfatto: “Ho fatto un ulteriore miglioramento e ho confermato la mia posizione come il più veloce dei piloti EVO, ma soprattutto siamo riusciti a provare molte soluzioni diverse che si riveleranno molto utili sia il prossimo wee-kend che per tutta la stagione. Ho registrato il mio miglior tempo nel pomeriggio con una gomma che avevo già usato per più di venti giri e questo fa ben sperare per le gare di domenica. Stiamo lavorando bene e riducendo costantemente il gap che ci separa dai piloti più veloci. Abbiamo trovato una buona base e quindi sono ottimista per le prime due gare della stagione. Vorrei ringraziare il mio team per aver fatto un ottimo lavoro”. Dietro all'italiano, il secondo più veloce è stato David Salom con la Kawasaki ZX-10R seguito da Fabian Foret (MAHI Racing Team India – Kawasaki ZX-10R) e Jerem Guarnoni (MRS Kawasaki – Kawasaki ZX-10R), molto vicini tra loro. Gli infortuni hanno momentaneamente messo fuorigioco il francese Sylvain Barrier che sicuramente sarà un avversario da battere, e Luca Scassa sulla Kawasaki ZX-10R del team Pedercini Racing. Tra le EVO troviamo anche la MV Agusta F4 RR che Claudio Corti è impegnato a sviluppare. Il comasco, che registra oltre due secondi di ritardo, ha spiegato: “Lunedì è andata bene, avevamo lavorato sodo cercando di raggiungere i nostri obiettivi. Martedì non sono partito col piede giusto. Ho fatto un errore e sono caduto. Proviamo sempre diverse soluzioni, non posso lavorare in modo tranquillo. Ogni volta cerco di essere il più veloce possibile. Le temperature ci hanno ostacolato, dopo l'incidente è difficile trovare quella giusta. Qui a Phillip Island i problemi sono maggiori rispetto al Portogallo perché le condizioni sono diverse. Lo svliuppo della moto è lungo".
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