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Nuovo Codice della Strada, c'è l'approvazione alla Camera. Ecco cosa cambia

Il testo del nuovo Codice della strada è stato approvato pochi giorni fa alla Camera. Tante le novità importanti: dall'introduzione del reato di omicidio stradale al cosiddetto "ergastolo della patente", cioè la revoca definitiva. Confermata anche la possibilità di viaggiare con moto e scooter 125 in autostrada. Se passerà anche al Senato, potrebbe entrare in vigore già nel 2016
Tante le novità
Il 9 ottobre la Camera ha approvato il progetto di legge che delega il Governo a mettere in campo la riforma del Codice della Strada. Se il testo verrà confermato anche in Senato, l'esecutivo avrà un anno per scrivere il Codice. Tante le novità previste dal nuovo testo, a partire dal reato di omicidio stradale fino all'ergastolo della patente, ossia la revoca definitiva del permesso di guida (previsto tra l'altro in caso di omicidio colposo alla guida, provocato da tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o guida sotto effetto di stupefacenti). Verranno introdotte delle modifiche all'alcol test in modo da verificare con maggiore precisione quanto l'alcol abbia influito nella guida e nello specifico nell'incidente. Per quanto riguarda le due ruote confermata la linea di aprire le autostrade alle 125 cm3, se condotte da maggiorenni. Sul tema delle patenti, la novità principale riguarda la possibilità di decurtazione dei punti anche per i minorenni. Altra novità che ci interessa da vicino è quella che riguarda le corsie preferenziali che saranno aperte a tutta “l'utenza vulnerabile”, quindi a moto e bici. Tra le ulteriori novità arrivano anche l'introduzione di parcheggi destinati a donne in stato di gravidanza e la regolamentazione del car pooling: sarà legale organizzarsi per condividere l'auto tramite app e portali informatici, ma non il servizio d'autista privato come il tanto odiato (dai tassisti) Uber. I parcheggi a pagamento prevederanno una multa proporzionale alla permanenza illegittima e si apre all'accesso libero dei dati su veicoli e patenti ”in modo che possano essere utilizzati per l’individuazione dei veicoli che non ottemperano gli obblighi di assicurazione lo stato della revisione e l’esistenza e la validità dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso terzi del veicolo, nonché se il veicolo è sottoposto ad una misura di sequestro o confisca penale o oggetto di denuncia di furto.” L'ultima novità riguarda l'obbligo di destinare i proventi delle multe a un fondo per l’intensificazione dei controlli su strada e al finanziamento del piano nazionale di sicurezza stradale. Ora tocca al Senato: vi terremo informati.
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