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Nuova linea e controllo di trazione per la Benda BD 300.

La piccola cruiser cinese è stata oggetto di diversi interventi che ne hanno elevato ulteriormente il già ottimo livello. Adesso è stato aggiunto il controllo di trazione, dispositivo solitamente riservato a veicoli di maggiore cilindrata, ed è cambiato il display LCD, ora di maggiori dimensioni e più luminoso. Altri importanti interventi hanno riguardato l’estetica
È in atto un grande cambiamento nel settore delle moto cinesi, con un buon miglioramento della qualità generale e l’apertura a veicoli di media e anche grossa cilindrata. Tra i modelli di maggiore interesse nel ”Paese dei Draghi” quelli prodotti dal marchio locale Benda: da qualche anno ha lanciato sul mercato interno la LFC 700, una muscolosa cruiser caratterizzata da un motore a quattro cilindri in linea di 680 cm³, e la BD Sporty 300, una cruiser di cilindrata medio-piccola (298 cm³) spinta invece da un bicilindrico a V longitudinale, e caratterizzata da soluzioni interessanti come la trasmissione finale a cinghia.

Piccola solo nella cilindrata
Proprio questo secondo modello è stato oggetto di diversi interventi che ne hanno elevato ulteriormente il già ottimo livello. Adesso è stato aggiunto il controllo di trazione, dispositivo solitamente riservato a veicoli di maggiore cilindrata, ed è cambiato il display LCD, ora di maggiori dimensioni e più luminoso. Gli interventi più importanti però sono di carattere estetico perché il costruttore cinese ha cambiato serbatoio, parafanghi e ruote con l’obiettivo di aggiornare il look della BD 300; inoltre il precedente manubrio è stato sostituito con uno più alto e più ampio che porta a tenere il busto in una posizione maggiormente eretta.
Invariata invece la parte più strettamente tecnica, che mantiene la potenza di 30,6 CV alle sospensioni – forcella a steli rovesciati e al posteriore due ammortizzatori regolabili nel precarico molla –, così come non è cambiato l’impianto frenante, un disco davanti e uno dietro.
Per quanto la moto sia accattivante, però, per il momento non ne è prevista l’esportazione in Europa. Peccato perché sarebbe estremamente accattivante anche il prezzo, corrispondente più o meno a 3500 euro.
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