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New York: sgominata gang responsabile di metà dei furti di moto

Nel giro di pochi mesi la gang aveva messo a segno circa 300 furti, per un valore complessivo di mezzo milione di dollari. Le più ricercate: sportive italiane e giapponesi da destinare ai mercati africani, tra i complici anche la nonna di un componente della banda

Responsabili della metà dei furti a NY

Il copione era quello già ampiamente collaudato anche da noi: un furgone si avvicinavano alla "preda" e, nel giro di pochi secondi, la moto veniva sollevata e fatta sparire a suo interno. Così operava la gang di New York sgominata qualche giorno fa dalla polizia, la banda in poco meno di un anno aveva messo a segno un numero impressionante di furti: oltre 300 moto (solo 63 recuperate), per lo più supersportive giapponesi e italiane, vale a dire circa la metà dei furti di due ruote fatti registrare a New York lo scorso anno. Le moto erano rivendute intere o a pezzi sui mercati africani a circa 2.000 dollari l'una (indipendentemente dal modello) e il denaro (in tutto pare 500.000 dollari) reinvestito nel traffico di armi,  La gang, sgominata grazie a un infiltrato, era ben organizzata: se la moto era parcheggiata vicino a un poliziotto, intervenivano dei "disturbatori" con il compito di distrarlo per lasciare campo libero agli "specialisti"; sembra che nel ruolo di disturbatrice sia stata reclutata anche la nonna di un membro della gang.
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