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MotoGP 2016 Ducati, Domenicali: “Stoner non farà GP"

MotoGP news - Il 2015 è stato un anno positivo in pista per la casa di Borgo Panigale, che ha conquistato 9 podi in MotoGP e 16 in Superbike. Le aspettative per il 2016 sono alte e l'amministratore delegato Claudio Domenicali ha fissato l'obiettivo: “In MotoGP bisognerà vincerne almeno due”. L'arrivo di Casey Stoner aiuterà i piloti ufficiali Dovizioso e Iannone nello sviluppo della moto, ma non è previsto che l'australiano prenda parte a delle gare
La Scrambler? Un'intuizione vincente
A fine novembre Casey Stoner ha annunciato il ritorno in  Ducati, per la casa bolognese sarà collaudatore della “MotoGP e testimonia. L'australiano qualche giorno fa è stato a Bologna e l'amministratore delegato Claudio Domenicali ha raccontato alla Gazzetta: “È stato "strano", glielo ho scritto dopo che è partito. Perché è sembrato un tempo brevissimo da quando è andato via, abbiamo passato una giornata a vedere progetti nuovi e lui parlava di Ducati, dicendo noi. Una sensazione veramente curiosa. Siamo stati bene insieme”. Stoner ha portato Ducati alla vittoria iridata nel 2007, poi il rapporto con Ducati si è incrinato e l'australiano ha firmato per Honda: “Negli anni in cui Casey ha corso con noi ci sono stati momenti difficili come in ogni famiglia, ma non ci siamo mai dimenticati cosa ha rappresentato per Ducati. Casey ha fatto esperienze diverse, l'ho trovato molto maturato. E forse anche lui ha fatto riflessioni su opinioni che aveva espresso, riconsiderandole”. Stoner è entusiasta del progetto e Domenicali conferma: “L'ho trovato molto interessato, concentrato. Vuole mettere a frutto le proprie conoscenze e sensibilità per far sì che i due Andrea (Iannone e Dovizioso ndr) abbiano la moto migliore in assoluto. Ma è molto interessato anche a quelle che stiamo sviluppando. Senza mitizzare o estremizzare, Casey è un super collaudatore con una esperienza straordinaria. Le cose per ora tra noi sono chiare, non è nei nostri piani e neppure nei suoi partecipare a qualche gara. È sereno e tranquillo, lontano dall'idea di rimettersi in gioco”. A fine gennaio scenderà in pista per la prima volta la Desmosedici GP16, la moto della prossima stagione: “Si respira una certa tensione, la moto ha tanti componenti diversi dal basamento del motore in su. La situazione è più avanzata rispetto a un anno fa, ma ci sono tante novità. È un misto di tensione-preoccupazione e serenità. C'è un bel clima, come andare in montagna, la salita è fatica ma se la compagnia è simpatica, la senti meno. Gigi mantiene un riservato silenzio, non è un chiacchierone. Lavora sodo e fa lavorare i suoi. Ovviamente le nostre aspettative sono alte”. Nel 2015 l'obiettivo era vincere una gara in MotoGP, ma non è stato raggiunto: “Nel 2016 bisognerà vincerne almeno due. Siamo arrivati vicinissimi, facendo gare molto belle, ma la competizione è fortissima. Il campionato è di altissimo livello, ma gli obiettivi non cambiano: dobbiamo migliorarci”. Andrea Iannone ha deciso di non sottoporsi all'operazione alla spalla per essere pronto per la prossima stagione e Domenicali ha commentato: “Le scelte mediche vanno lasciate al feeling del pilota. Nel lungo periodo potrebbe essere un problema, ma lui si sente bene fisicamente e in moto, le sensazioni vanno ascoltate”, mentre su Dovizioso, che ha concluso il 2015 con evidenti difficoltà, ha detto: “Purtroppo ha sofferto qualche problema tecnico che lo ha infastidito e gli ha fatto perdere il ritmo. Ma ha velocità e spirito, da lui mi aspetto un bel 2016”. Nel 2016 ci saranno ben otto Ducati in pista: “È un segno importante del lavoro fatto in Ducati Corse. Significa che si sparge la voce tra i piloti che i confronti sono buoni. Dare la percezione che velocità, tecnologia e competenza sono tali da alzare il valore e il prestigio del marchio è importante. Mi sono complimentato con Gigi per questo”. In Superbike la “rossa” si è distinta con cinque vittorie di Chaz Davies e ha chiuso la stagione al secondo posto: “Abbiamo fatto una stagione in due fasi, nella seconda Davies ha fatto più punti di chi ha vinto il Mondiale. L'evoluzione della Panigale ci fa partire per vincere tutte le gare. Ed è tornato Giugliano, gli abbiamo costruito un team di tecnici qualificati. È velocissimo, finora gli è mancato l'equilibrio”. Anche sul mercato le soddisfazioni non sono mancate: “La Scrambler è nata in Cina tanti anni fa in un hotel con Del Torchio. Era nella nostra storia, perché non farne una versione moderna? È stata un'intuizione vincente, un "prodottino" ben fatto, finito, curato, non retrò, prendendo una strada nostra”. E all'EICMA Ducati ha avuto un buon successo: “Il design è uno degli elementi in cui mettiamo più attenzione e cura. Da quando il premio è stato istituto 11 anni fa, 7 volte, gli ultimi 3 di fila, abbiamo vinto noi. La XDiavel è straordinaria come design, ha stile italiano ed europeo e filosofia da vera cruiser che non segue i tratti caratteristici di altri marchi”.
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