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MotoGP 2015, Guidotti: “Grandi obiettivi con Yonny Hernandez e la Ducati Desmosedici GP14.2”

MotoGP news – Il Campionato 2015 sarà un anno importante per Yonny Hernandez, alla seconda stagione nel Pramac Racing Team, dove avrà a disposizione la Ducati Desmosedici GP14.2. Il suo capo tecnico Giacomo Guidotti crede nelle sue potenzialità e, dopo il positivo debutto nei test di Valencia, punta in alto in vista della prossima stagione
Obiettivi 2015
Il Pramac Racing Team quest'anno ha perso il promettente Andrea Iannone, il cui posto è stato preso da Danilo Petrucci, ma continuerà il lavoro con Yonny Hernandez. Il colombiano è stato autore di un buon 2014 in cui ha dimostrato effettivamente il suo valore di pilota e Giacomo Guidotti, suo capo tecnico, ha dichiarato: “Abbiamo incontrato un pilota molto fresco per l'ambiente MotoGp. E le necessità di un team praticamente ufficiale come il nostro sono decisamente maggiori rispetto a quelle che può avere una scuderia privata. Lo abbiamo accolto offrendogli tutto il nostro bagaglio di esperienza cercando di metterlo nelle condizioni per poter crescere fin da subito. E giorno dopo giorno Yonny ha mostrato una crescita costante evidenziando quanto ampio sia il suo margine. Il fine settimana di Barcellona, in cui è stato sempre tra i primi, ci siamo resi definitivamente conto del suo talento. Forse è un circuito amico, ma da lui ci aspettiamo che riesca a tenere quel livello in ogni Gran Premio”. Il colombiano non è un asso sulla pista bagnata, infatti la pioggia gli è un po' nemica: "Questo è un capitolo da analizzare approfonditamente. È vero che sotto la pioggia è tra i più veloci. Forse dipende dalla sua grande sensibilità nel pilotare la moto, forse il suo stile di guida lo avvantaggia in condizioni di scarso grip. Ma i numeri dicono che non ha mai ottenuto quello che poteva ottenere. Insomma: sul bagnato va forte ma deve capitalizzare questa sua attitudine". Nella stagione 2015 Hernandez sarà alla guida della Ducati Desmosedici 14.2 che ha già avuto modo di assaggiare nei test di Valencia: “Là ci sono state condizioni un po’ particolari. Il clima non ci ha aiutato. Il passaggio alla 14.2 è stato positivo ma non abbiamo avuto il tempo per esplorarlo a fondo. Il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione è servito soprattutto per una presa di contatto in termini ergonomici più che di prestazioni". A meno di un mese dal primo test invernale a Sepang, Guidotti ha reso noti i progetti futuri: “L’obiettivo primario è quello di costruire un rapporto moto-pilota più stretto possibile nel minor tempo possibile in modo da ottimizzare le prestazioni. Lo sviluppo deve essere assorbito velocemente da Yonny anche perché la moto è indubbiamente migliore rispetto a quella del 2014. Inizieremo con la messa a punto di Valencia. Poi ci dedicheremo al software per studiare le novità tecniche che ci offrirà Ducati. Per i tempi ne riparliamo a Sepang 2".
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