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MotoGP 2015, Domenicali: “In Qatar è tornato l'orgoglio di essere appassionatamente ducatisti”

Ducati news – La prima gara della stagione, sul circuito del Qatar, ha segnato la rinascita della Ducati con la doppietta sul podio di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. L'amministratore delegato Claudio Domenicali, dopo aver superato quel pizzico di delusione per la vittoria mancata, è entusiasta del grande risultato ottenuto e su Gigi Dall'Igna ha affermato: “Rappresenta la prima scelta giusta che ho preso”
Nuova gestione, primi risultati
Dopo un anno di lungo lavoro e una nuova moto, la Desmosedici GP15, la Ducati è tornata a lottare per le posizioni che contano già a partire dalla prima gara sul circuito del Qatar. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, l'amministratore delegato Claudio Domenicali ha descritto così la notte di Losail: “Credo sia stata una situazione straordinaria per tutte le persone di Ducati che hanno lavorato su questo progetto e per tutta la comunità dei ducatisti. Ci ha restituito l'orgoglio di essere appassionatamente ducatisti”. Dopo anni di difficoltà finalmente la Ducati è tornata in alto, ma non è stato per niente facile: “È stata dura per tutti i ducatisti. Che sono quelli lavorano qui in azienda e gli appassionati fuori. La Ducati è un'azienda che vive di competizioni, di passione, di passione per il prodotto e di tifo. E, quando i risultati sono così difficili da raggiungere, tutto diventa complicato. Si era venuto a creare un clima di sfiducia sul fatto che potessimo avere tecnologia e competenza per tornare a sfidare i giapponesi. Esserci riusciti in Qatar è stato importante, anche perché non l'abbiamo fatto solo con una moto ma con due, dimostrando che è stato un risultato di squadra”. Questa rinascita è dovuta a diversi fattori e ha avuto un ruolo cruciale l'apporto di Audi: “Sul versante dell'elettronica abbiamo sicuramente avuto un'interfaccia che è stata molto interessante, ma credo che più di ogni altra cosa la parte importante di Audi sia stata di permetterci di riorganizzare il reparto corse secondo uno schema che ci consentisse di lavorare in maniera molto più coesa di quanto accadesse in passato”. La nuova Desmosedici GP15 è nata sotto l'occhio esperto dell'ingegner Gigi Dall'Igna. Spiega Domenicali: “Gigi è stata probabilmente la prima scelta importante che ho fatto quando sono diventato amministratore delegato. E credo che per uno che fa il mio mestiere, il compito più importante sia soprattutto quello di scegliere le persone giuste e lasciarle lavorare. Io ero convinto e molto fiducioso delle competenze tecniche che c'erano già all'interno di Ducati Corse e pensavo che mancasse solo una guida solida, competente e anche rassicurante da un certo punto di vista. E Gigi ha certamente tutte queste qualità. È comunque una persona navigata, che non perde la calma anche nei momenti più difficili, sa motivare e ringraziare le persone quando i risultati vengono raggiunti". La rinascita è solo all'inizio e Domenicali ha affermato: "Credo che siamo alla metà di un percorso. Sicuramente abbiamo recuperato fiducia, dimostrato che questa strada è percorribile e che siamo in grado di competere. La GP15, che è la prima moto nata sotto la nuova gestione, ha dimostrato subito di avere ottime prestazioni. Se devo essere onesto, abbiamo veramente bruciato le tappe”. Anche per questo dal duello tra Dovizioso e Valentino Rossi si è creduto fino alle ultime curve che la “rossa” avrebbe potuto trionfare: “Appena le nostre moto hanno tagliato il traguardo ero arrabbiato, poi mano a mano che i minuti passavano, ha preso il sopravvento un'analisi più razionale della situazione: il fatto che la moto fosse in pista da meno di due mesi e che eravamo riusciti ad andare sul podio con tutte e due le moto ufficiali. Questo è un risultato veramente straordinario. Anche se poi quando arrivi a 174 millesimi dalla vittoria..." Nonostante questo ottimo inizio i programmi Ducati non sono cambiati: “Questo risultato non ci cambia gli obiettivi, sono onesto, non è pretattica. Anche perché il Qatar, pur essendo una gara "pulita", ha avuto le sue particolarità. Marquez ha avuto difficoltà in partenza, Pedrosa il problema agli avambracci. Il nostro obiettivo quest'anno resta quello di vincere una gara e di lottare costantemente per il podio. E poi a mano a mano che prenderemo confidenza con le potenzialità della moto, potremo guardare più in alto”.
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