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MotoGP 2014 Suzuki, De Puniet: “Difficile valutare il potenziale”

MotoGP news – Il francese collaudatore di Suzuki impegnato in questi giorni alla 8 ore di Suzuka, è stato intervistato da motogp.com riguardo alle novità relative alla casa di Hamamatsu che, dal 2015, tornerà in MotoGP, e sul suo futuro, ancora piuttosto incerto
Futuro tra MotoGP e SBK
Ritiratosi dalle competizioni a fine 2013 per prendersi un anno sabbatico, Randy De Punietè stato ingaggiato per il 2014 come collaudatore da Suzuki che, che dal prossimo campionato, tornerà a disputare la MotoGP. A questo importante appuntamento il team si sta preparando nel migliore dei modi, girando su molti circuiti. Il francese ha spiegato: “Siamo partiti con i test invernali di Sepang. Ad Austin e in Argentina non abbiamo potuto provare, cosa che invece abbiamo fatto a Phillip Island e Barcellona. Ma ora a luglio il programma è leggermente diverso, perché mi sto preparando per la 8 Ore di Suzuka, che si svolgerà alla fine del mese. Il programma MotoGP riprenderà invece a settembre, andremo al Mugello, Aragon e Valencia. Lì sarebbe fantastico correre come wild-card. Ad agosto avevamo previsto di girare a Brno, ma è stato cancellato e sostituito con Philip Island. Ecco la ragione per cui ho accettato di partecipare alla 8 Ore di Suzuka, anche per provare una moto diversa”. Scendendo nei dettagli dello sviluppo, De Puniet ha aggiunto: “Di recente abbiamo lavorato molto sull’elettronica, siamo passati dalla ECU Mitsubishi a quella della Magneti Marelli. C’è molto lavoro su questo particolare, anche quando la moto non è in pista, gli ingegneri giapponesi vi si dedicano completamente. Stiamo facendo progressi, ma è sempre difficile da dire perché abbiamo incontrato condizioni differenti sulle diverse piste in cui siamo stati. Non abbiamo riferimenti, quindi è difficile fare una valutazione”. Dal 2015 questa moto sarà schierata nella griglia della MotoGP e probabilmente i due piloti che dovranno domarla saranno Maverick Vinales e Aleix Espargaro. Il veterano francese ha dichiarato: “La moto è pronta ma è difficile valutare il suo potenziale in questo momento. Credo che le basi gettate siano buone, ma in termini di pura potenza non sappiamo esattamente dove ci troviamo. Abbiamo bisogno di continuare a provare”. Il futuro di Randy è ancora incerto, dopo otto anni di MotoGP vorrebbe tornare alle gare, ma non è ancora chiaro cosa ne sarà di lui nel 2015: “In Suzuki è già pronto un contratto come tester o qualcosa del genere. Posso scegliere se accettarlo o meno. Vorrei esser informato sui loro programmi al più presto possibile, perché voglio tornare alle competizioni, ma non a condizioni svantaggiose. Il mio primo obiettivo è rientrare con la MotoGP. Se poi ci fosse anche una possibilità con la Superbike, perché no?...” Per ora però la concentrazione è tutta sulla 8 Ore di Suzuka, in programma questo weekend, e di cui dice: “Innanzitutto, adoro questa pista. È una gara leggendaria e una corsa molto importante per la Suzuki. Adesso abbiamo il team giusto, in grado di poter vincere. Ecco perché farò del mio meglio per dare il mio contributo e adattarmi subito alla moto”.
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