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MotoGP 2014 Qatar, Marquez: “Se sono sotto pressione lavoro meglio”

MotoGP News – Marc Marquez, prima di ricevere il Premi Laureus a come il miglior sportivo dell’anno e è ritornato sulla splendida vittoria sul circuito del Qatar e ha spiegato il suo modo di vivere questa stagione, elogiando, come sempre, Valentino Rossi
L'umiltà di Marc
Il giovane pilota spagnolo ha vinto il Laureus World Breakthrough of the Year, dopo la straordinaria vittoria del titolo iridato della MotoGP nella sua stagione d’esordio. In occasione della premiazione è tornato a parlare della gara inaugurale della stagione 2014 in Qatar, raccontando: “Non pensavo di vincere. Ero più proiettato a pensare che fare un podio sarebbe stato un buon risultato, ma non pensavo addirittura di tagliare il traguardo davanti a tutti”. Infatti il week end non era iniziato granché bene: “Dopo aver concluso le prime due prove libere in undicesima e dodicesima posizione, non ho perso il sorriso perché sapevo che avevo ancora tanto tempo per lavorare prima della gara”. Domenica 23 marzo il pilota della Honda ha fatto suonare ancora una volta la Marcha Real e ha guadagnato i suoi primi 25 punti della stagione, anche se a parlare del campionato giustamente non si vuole sbilanciare: “Abbiamo cominciato bene, ma l’anno è lungo e sappiamo che può succedere di tutto. Sicuramente la voglia c’è tutta”. Quest'anno, però, è diverso dagli altri: “C’è più pressione. Anche nelle ultime due gare dell’anno scorso la sentivo, perché dipendeva da me poter perdere o vincere il titolo. Quest’anno quella pressione la senti già, ma anche in queste condizioni riesco a lavorare bene. Anzi lo preferisco, è comunque un buon segnale. Se la gente si aspetta molto da te è perché crede che io posso farcela”. Marquez riconosce che essere il campione del mondo dà cose che altrimenti non avrebbe avuto e spiega il segreto del suo successo: “È un insieme di molte cose. È difficile da dire, ma se per fare qualcosa ci metti gioia, voglia e ti dedichi completamente, questo ti aiuta molto. È importante affrontare le cose con positività. Se credi che tutto andrà bene, se riesci ad auto convincerti, è un piccolo passo in più a tuo favore”. Inoltre bisogna tenere conto anche delle persone che hai intorno: “È  importante essere circondati da gente che ti dà una certa stabilità. Il boom e la fama che arriva con le vittorie può essere ingestibile se ti arriva all’improvviso. A me è successo così e mi ci sono dovuto abituare, per questo è importante avere le persone giuste vicine”. Cosa ci potremmo aspettare dalla stagione 2014? “Quest’anno è difficile fare un pronostico, credo che i principali rivali saranno Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, sono i più forti anche se Valentino non è da meno”. Per il Dottore ha solo parole di elogio: “Lui è speciale. Valentino l’ha sempre presa bene quando l’ho battuto. Mi conosceva dal mio primo Mondiale, sapeva il mio nome. Per me è strano. Partecipavo alle prime gare e lui già sapeva chi ero. Questo lo rende diverso dagli altri, sia come persona che come professionista. È un appassionato delle moto e le segue molto. Mi ha sempre rispettato e ridiamo molto insieme”
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