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MotoGP 2014 Honda, Nakamoto difende la versione Open

MotoGP 2014 – La Honda ufficiale ha brillato nei primi test invernali a Sepang grazie anche al grande talento di Marquez, mentre il debutto della versione Open è stata una delusione, soprattutto per i piloti. Infatti, se la Yamaha Open ha ottenuto il quarto temo, la prima Honda Open è in è stata solo tredicesima. Nakamoto, boss HRC, ha spiegato il perché
Open: Honda vs Yamaha
Aleix Espargaro in sella alla Yamaha della neonata classe Open, è stata la grande sorpresa dei primi test invernali del 2014, concludendo la terza giornata in quarta posizione a meno di mezzo secondi di distacco dal fenomeno Marc Marquez. Le prestazioni della Yamaha Open sono state tanto positive, quanto quella della Honda Open RCV1000R Production negative. Infatti Nicky Hayden, il pilota Honda più veloce, ha concluso in 13esima posizione con un distacco notevole dalla prima moto Open, dello spagnolo. Il campione del mondo del 2006 aveva commentato: “È stato abbastanza demoralizzante quando ho provato a stare dietro ad altri piloti”. Il vice-presidente HRC Shuhei Nakamoto in risposta alle critiche, ha sottolineato che c'è una filosofia molto diversa tra le case Yamaha e Honda. Il giapponese ha dichiarato: “Non conosco i dettagli, ma sembra che la moto Open della Yamaha, sia quella dello scorso anno. Ciò è consentito. Il nostro approccio è diverso, abbiamo fatto una moto da vendere. Se la squadra la usa per due anni, nel primo pagano € 1.200.000 e l'anno prossimo avranno solo da pagare un pacchetto di aggiornamento. Se si divide il costo dei due anni, è meno di un milione di euro l'anno. Inoltre se la possiedono ancora, possono venderla e guadagnarci”. Il vice-presidente è sceso nei dettagli tecnici sostenendo: “Per fare una moto per meno di 1,2 milioni di euro, Honda deve utilizzare un sistema standard con valvole a molla, trasmissione standard e una diversa specificazione di sospensioni Ohlins. Ma le parti principali, quindi telaio, forcellone e carrozzeria sono specifiche di fabbrica. Se si prendono in esame la Yamaha e la Honda della nuova classe Open, la differenza sul giro è grande, sarà più vicino quando i piloti potranno capire la moto”. Forse però Honda dovrà anche rivedere qualcosa.
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