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Moto2, intervista esclusiva a Tito Rabat: “Andrò in MotoGP per vincere”

Moto 2 – Esteve Rabat, detto Tito, è il leader della classifica generale della categoria di mezzo e sta lottando per il titolo contro il suo compagno di squadra Mika Kallio. Quando non è in giro per il mondo, l'erede della famosa gioielleria si allena con i fratelli Marquez ed è ben concentrato sulla sua carriera da pilota, che quest'anno punta a concludere con il suo primo titolo iridato
Meglio le moto dei gioielli
Tito Rabat è l'erede delle famose gioiellerie che portano il suo cognome, ma il ragazzo ha preferito dedicarsi alla passione per le moto e diventare un pilota professionista. Classe 1989, lo spagnolo ha iniziato a vincere seriamente da quest'anno, quando in sella alla Kalex del Marc VDS Racing Team ha messo a segno sette vittorie e nove podi su tredici gare. Molto amico dei fratelli Marquez, Tito si allena con loro ed è ora pronto al grande finale del campionato in cui con 22 punti di vantaggio si gioca il titolo con il compango di squadra Mika Kallio. Dei rimanente circuiti gli piacciono tutti tranne l'ultimo di Valencia, proprio quello su cui potrebbe trovarsi a lottare per il titolo...

Stai lottando per il titolo con il tuo compagno di squadra, che atmosfera c'è all'interno del box?
Mika per questo è una persona molto rispettabile. Ognuno fa il suo lavoro, lottiamo all'interno della pista e fuori c'è il rispetto. È un buon rivale.

Hai conquistato nove podi in tredici gare, cos'hai cambiato dallo scorso anno?
Come ogni anno ho cambiato un po' il mio stile di guida, ho migliorato sia la mia condizione fisica che mentale. Anche la squadra è cambiata, la moto continua ad essere la stessa ma si è evoluta.

Hai rinnovato con la stessa squadra in Moto2, non volevi provare la MotoGP?
No, già in questa categoria ho molto lavoro da fare prima di arrivare in MotoGP. Mi piacerebbe un giorno andarci e vincere delle gare, ma per ora non è arrivato il momento giusto. Credo che adesso sia giusto rimanere ancora un po' qui, nel 2016 cambierà il regolamento e sarà tutto forse più equilibrato e le cose saranno migliori. Adesso invece, se non hai una moto ufficiale non puoi lottare per la vittoria.

Come commenti la tua stagione?
Si sta facendo difficile e nessuno ti regala niente. Mika Kallio non sbaglia, sta sempre davanti, come Maverick Vinales, anche se è giovane ed è al suo primo anno, va molto veloce. Dominique Aegerter in questa stagione si sta dimostrando più forte dell'anno scorso. È sicuramente un campionato difficile per continuare ad essere costanti e bisogna sempre stare allerta.

Come vivi il week end di gara?
Mi piace arrivare il giovedì perché voglio passare molto tempo nel circuito e organizzare bene il week end. Le fp1 sono un allenamento molto importante, per ricordare i punti di riferimento dell'anno scorso, le linee, tutto quello che è necessario. Ci sono cose che sembrano automatiche, in realtà se non le ripassi te le puoi dimenticare e perdi tempo. Le fp2 sono un po' di più per prepararti, per capire quale tipo di pneumatico va meglio, quale per la gara e quale per la qualifica. Nelle fp3 di nuovo si lavora sugli pneumatici e si mette a punto la moto, si trovano soluzioni ai problemi che si sono presentati. Nelle qualifiche, si va... a fondo! (ride) Per me questo è il turno più divertente, c'è pressione, tiri fuori tutta l'energia che hai e ti da gusto. Nel warm up ci sono piloti che se la prendono con calma e altri per cui è realmente importante. Per me è importante, sono uno di quelli che ha bisogno di girare sul tracciato e se ho buone sensazioni nel warm up, poi in gara sono più fiducioso. Anche se ultimamente nei warm up non mi trovo molto a mio agio, e in gara invece vado meglio. (ride)

Ti alleni con i fratelli Marquez, Marc ti da dei consigli?
Sì sì, fin da quando siamo piccoli mi dà i suoi consigli, ma più che altro ci diamo fastidio con le moto di dirt track. Lui va sempre molto veloce, Alex e io ce la prendiamo più con calma. È sempre un buon corpo a corpo, per derapare, controllare la moto e ce la passiamo bene, scherziamo molto

Come vedi il gran finale nei circuiti che restano?
Ad essere sincero, non si può mai sapere. I circuiti che arrivano mi piacciono: Aragon mi piace molto, è veloce, largo, va molto bene per il mio stile. Anche quelli in Giappone, Australia e Malesia sono impressionanti e mi trovo bene. L'unico che non mi piace molto è quello di Valencia, l'ultimo, dove potremmo aver già chiuso il campionato, ma io non credo perché Mika è forte, ce la giocheremo in Spagna...
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