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Michael Schumacher, dopo il risveglio riabilitazione con un robot

Incidente Schumacher  – Nella clinica di riabilitazione di Losanna, dove il sette volte campione del mondo di Formula 1 è ricoverato,  si sta tentando il "miracolo" utilizzando per la riabilitazione anche un robot. Questa metodo di cura ha già dato risultati sorprendenti che ora si spera di ripetere con Schumi
Schumi aiutato da un robot
Dopo il terribile incidente avvenuto il 29 dicembre sulle alpi francesi, mentre stava sciando, Michael Schumacher è rimasto in coma per ben 155 giorni. Ora il campione tedesco si sta lentamente risvegliando e la moglie Corinne, su consiglio dei medici dell'Ospedale di Grenoble dove era ricoverato, l'ha fatto spostare in una clinica di Losanna specializzata nella riabilitazione. Per aiutare Schumi a riprendere il controllo di gambe è impegnato anche u robot che lo aiuta a compiere dei movimenti naturali. Il centro Chuv, Centro ospedaliero universitario del Vaud è specializzato nella campo della neuroriabilitazione e  la pratica con i robot è già stata provata con altri pazienti, come spiega il responsabile della comunicazione del centro Darcy Christen: “Di recente abbiamo portato una giovane mamma con grave lesione neurologica a correre la maratona. Tenteremo un altro miracolo”. Sabine Kehm ha dichiarato: “Michael ha momenti di coscienza sempre più frequenti, lunghi e profondi”, riconosce entrambi i figli e comunica con loro sempre attraverso i movimenti delle palpebre. Sabine ha concluso dicendo: “Se ci avessero detto che 6 mesi dopo l’incidente sugli sci saremmo arrivati a questo punto avrei ringraziato il cielo”.
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