Melandri condannato per evasione fiscale

Residenza inglese, ma gli affari erano in Italia

Secondo il tribunale di Ravenna, Marco Melandri negli anni dal 2002 al 2005 avrebbe preso residenza a Derby (Inghilterra) per pagare meno tasse all’erario italiano. La sua vita e il suo lavoro, infatti, sarebbero rimasti proprio a Ravenna, la sua città natale. In sua difesa, l’avvocato Vezzadini ha portato un abbonamento della palestra, i documenti di acquisto di una casa e le dichiarazioni di molti amici pronti a testimoniare che effettivamente il pilota BMW ha vissuto Oltremanica. Prove che non sono bastate visto che il giudice ha deciso di condannare Macio a 1 anno 7 mesi di reclusione, pena sospesa essendo Melandri incensurato (si estinguerà senza reclusione se nei prossimi due anni non commetterà reati della stessa natura). Il ravennate non è il primo pilota a finire nelle maglie del fisco, prima di lui, infatti, è stato “pizzicato” anche Valentino Rossi, reo di aver fatto figurare una residenza inglese fittizia, per poter pagare meno tasse. Rossi, a differenza di Melandri che ha affrontato il processo, ha poi trovato un accordo con l’agenzia delle entrate versando nelle casse dell’erario circa 35 milioni di euro (secondo l'accusa ne avrebbe evasi quasi il doppio).