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Kove 800X, i tre volti dell’avventura

La nuova crossover della casa cinese è disponibile nelle configurazioni Adventure, Adventure Pro e Rally che hanno vocazioni differenti. Vediamole nel dettaglio

Tre versioni differenti per la Kove 800X, il modello top di gamma del marchio cinese. All’EICMA 2022 era stato mostrato il prototipo e ora ci sono le moto definitive nelle configurazioni Adventure, Adventure Pro e Rally. Tutte, per la verità, con un aspetto da crossover elegante piuttosto che da rude moto avventurosa. Comunque piacevoli, con cupolini piccoli e linee filanti che i paracolpi di serie non penalizzano.

 

Motore bicilindrico da 96 CV

Per tutte motore bicilindrico di 799 cm³ con misure di alesaggio e corsa 88 x 65,7 mm e una potenza che per le due versioni Adventure arriva a  96,5 CV a 9000 giri/minuto, con una coppia di 80 Nm a 7500 giri/minuto, per una velocità massima di 210 km/h.

Adventure per la strada

 

La prima, la Kove 800X Adventure, è la più vicina a un impiego stradale, come appare evidente dalla minore escursione delle sospensioni regolabili Yu-An: 210 mm sia davanti che dietro. Sono differenti anche i freni, qui due dischi anteriori di 310 mm Ø con pinze assiali Hangte a due pistoncini e dietro un disco di 240 mm Ø con pinza Hangte a un pistoncino, e soprattutto è diversa l’altezza della sella: è regolabile da 835 a 845 mm.

 

Pro con più escursione

 

La Adventure Pro è a un grado di specializzazione più spinto ed ha il piano di seduta a 865/875 mm, le sospensioni regolabili sono KYB ed hanno 240 mm di escursione, cioè 30 mm in più, mentre l’impianto frenante è Taisko con pinze anteriori a fissaggio radiale a quattro pistoncini che controllano dischi di maggiore diametro, 320 mm. Per tutti e tre i modelli c’è l’ABS a due canali disattivabile.

Sulle due versioni meno esasperate cerchi a raggi tubeless, l’anteriore con uno pneumatico 90/90-21 e il posteriore 150/70.

La dotazione tecnica comprende controllo di trazione, frizione anti-saltellamento, ammortizzatore di sterzo, barre protettive, paracoppa in alluminio, display TFT con mirroring illuminazione full LED. Sulla Pro c’è anche il quickshifter e le coperture sono Pirelli Scorpion Rally STR invece che di produzione CST.

Per tutte e tre lo stesso telaio a diamante in tubi di acciaio con forcellone in alluminio ma la Adventure ha un interasse di 1502 mm e un’inclinazione del cannotto di sterzo di 26,15°, mentre la Pro resta a 26,15° ma l’interasse passa a 1510 mm.

 

Rally per l'off road vero

 

La Rally è una storia a sé stante. L’inclinazione del cannotto passa a 27,15°, l’interasse a 1545 mm e il peso scende da 190 kg in ordine di marcia a 169 kg, dichiarati però a secco, che con un serbatoio da 19 litri fa una bella differenza; gli altri due modelli comunque hanno 1 litro in più.

Su questa versione più spinta le sospensioni sono Yu.An e la loro corsa ancora maggiore, 270 mm davanti e 250 dietro, così come cambia la frenata: all’anteriore un solo disco di 240 mm Ø con pinza Taisko e al posteriore un disco pure di 240 mm con pinza Taisko. La sella è a 895 mm dal suolo e c’è una maggiore luce a terra, 293 mm, mentre la misura dello pneumatico posteriore diventa 140/80-18. Differenti anche i cerchi a raggi che qui sono di tipo tradizionale con camera d’aria e montano pneumatici 100% offroad.

Non è uguale nemmeno il propulsore che eroga una potenza leggermente minore, 70 kW (95,2 CV) a 9000 giri/minuto, ma ha un’erogazione molto differente e per giunta ha una rapportatura più corta. Perché questo è pensato per un fuoristrada decisamente più duro.

 

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