Salta al contenuto principale

Incidente Schumacher – Il medico della F1 incolpa i soccorritori

Schumacher news - Gary Hartstein, anestesista e medico al seguito della Formula 1 per 15 anni punta il dito sulle scelte dei soccorritori francesi, colpevoli di aver perso tempo prezioso. E poi, mette in guardia i tifosi sulle possibilità di recupero di Michael: “Preparatevi al peggio...” 
Dito puntato suoi soccorritori
Continua il silenzio sulle condizioni del pilota tedesco, in coma da dicembre in seguito a un incidente sugli sci. Le  informazioni filtrate col contagocce da Sabine Keim, portavoce di Schumi, sono sempre più vaghe e non aiutano certo a diradare i dubbi sulle condizioni di Michael. Negli ultimi giorni è intervenuto lo statunitense Gary Harnstein, anestesista che dal 1997 al 2012 ha fatto parte dello staff di medici al seguito del campionato di Formula 1, dalle pagine del suo blog, ha consigliato ai tifosi del campione tedesco di prepararsi al peggio: un così lungo periodo in coma porterà conseguenze molto serie sul corpo del pilota, che, tra l'altro, ha già perso il 25% della sua massa muscolare. Il primo pericolo è l'atrofia del diaframma, muscolo da cui dipende la respirazione, che potrebbe non tornare più a funzionare correttamente. Anche sulle speranze di vita di Schumi, Harnstein è pessimista: “Di solito, i pazienti che sono in uno stato vegetativo prolungato vivono per qualche mese, o pochi anni. Poi muoiono di infezioni respiratorie o urinarie. Ci sono casi di sopravvivenze più lunghe, ma sono eccezionali.” Insomma, la situazione secondo il medico è drammatica e in più è aggravata dalle scelte errate dei soccorritori quel maledetto giorno di dicembre. Secondo Harnstein la scelta di trasferire in un primo momento il pilota in un ospedale non attrezzato, invece che in una struttura più grande, ha fatto perdere minuti preziosi, compromettendo seriamente le possibilità di recupero di Schumacher. 
Leggi altro su:
Aggiungi un commento