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Furti moto Ucraina - Ladri sfrontati creano il sito "moto dall'Italia"

Moto rubate ritrovate in Ucraina - Sembra quasi che ci prendano in giro. Sul web abbiamo scovato un nuovo sito di annunci ucraino che propone solo moto “d'importazione italiana” ovviamente legale. Il sito sembra serio, con tanto di account skype, numeri di telefono e canale youtube. Ma guardando le moto in vendita, a noi restano parecchi dubbi...
Lo chiamano "moto-italy"
Il sito insella.it che state consultando e il mensile "cartaceo" inSella sono stati tra i primi in Italia a segnalare lo scandalo delle moto rubate nel nostro paese e rivendute in Ucraina attraverso siti di annunci come motosale.com.ua. La prima segnalazione risale allo scorso luglio, poi nel corso dei mesi sono stati sempre più numerosi (varie centinaia) i motociclisti che hanno “ritrovato” la loro moto rubata sul web, in alcuni casi ancora con la targa italiana in bella vista! Ora però le organizzazioni criminali che gestiscono questo traffico hanno superato se stesse: all'ormai celebre motosale.com.ua, si è aggiunto nella lista dei sospetti anche il sito moto-italy.rv.ua, a quanto pare specializzato in moto d'importazione italiana. Sul sito, scovato grazie ai ragazzi della pagina “Moto rubate vendute nei paesi dell'est”, viene specificato che trattano solo moto importate dall'Italia e tutte legalmente. Non abbiamo ancora elementi per dimostrare il contrario: ma è forte il dubbio che si tratti anche in questo caso di moto rubate, a giudicare dai modelli in vetrina, tutti nuovi e con pochi chilometri (se volete una conferma, provate a selezionare il marchio Ducati...). Il sito, tra le altre cose è anche ben strutturato: c'è persino un canale youtube dove le moto sono messe in bella mostra grazie a delle brevi clip. Insomma, è tutto talmente alla luce del sole che sembrerebbe quasi una presa in giro. Del resto, chi ha messo in piedi questo business sa benissimo quanto la situazione geopolitica mette al riparo da eventuali azioni di polizia: l'Ucraina è fuori dalla UE e le agitazioni politiche che stanno percorrendo il paese non aiutano di certo. Il risultato è una sorta di impunità dove l'unica speranza è quella che questo sistema criminale venga debellato a monte, cioè venga fermata la cellula che si occupa dei furti in Italia. Qualsiasi altra via sembra impossibile da percorrere. L’Interpol (l’organismo che mette in collaborazione le Polizie di differenti nazioni) è l'unica organizzazione che può fare qualcosa, ma non può ricevere denunce dai privati: viene attivata solo dalle forze dell’ordine che svolgono indagini internazionale e quindi con tempi tecnici piuttosto lunghi. Attenzione: come abbiamo già scritto più volte, l'ultima cosa da fare è andare sul posto per riprendersi il maltolto, come abbiamo visto fare in un servizio televisivo qualche giorno fa. Affrontare gente che con ogni probabilità ha legami con la malavita organizzata ucraina è molto, molto pericoloso...
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ilgiorç
Gio, 11/20/2014 - 21:37
Io vivo nel nord est e la processione di furgoni (ogni anno sempre più nuovi e costosi), stracarichi di refurtiva, passa costantemente sotto il naso della polizia. E' ora di finirla con il patto di Schengen, non credo proprio sia interesse della Slovenia fermare i ladri dell' est che rubano in Italia. Non so altrove ma quì rubano altro che moto, quì spariscono le grondaie di rame perfino! Non servono strumenti di alta tecnologia ma controlli e sequestri sistematici dei loro furgoni.