Ducati 749 by Gustavo Penna, fantascienza al potere
Ecco una versione decisamente fouri dagli schemi della Ducati 749. Sbarazzatasi di tutta la carena, della originale sportiva di Borgo Panigale rimane ben poco, in bella mostra ci sono il bicilindrico a L, impreziosito con dettagli speciali e lo splendido telaio a traliccio
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Moto
Da sportiva a streetfighter del futuro
La Ducati 749, come del resto la sorella maggiore 999, è stata una delle supersportive Ducati meno fortunate dal punto di vista commerciale. Partorita dalla matita di Pierre Terblanche nel 2002, la 749 aveva linee molto spigolose che non piacquero ai ducatisti doc, abituati alle forme pressoché perfette delle precedenti 916/996/998. Nonostante le critiche, la 749/999 era tecnicamente un'ottima moto (la 999R vinte tre mondiali SBK) e chi l'ha comprata non è certo rimasto deluso. Tra i felici possessori della moto c'è anche Gustavo Penna, un filmaker statunitense che dopo aver smontato la carena per procedere a un'accurata pulizia, è rimasto “folgorato” dalla visione delle parti “nascoste” della sportiva bolognese. Da qui l'idea di trasformarla in una streetfighter dal design estremo. Tanti i lavori eseguiti a partire dal faro, che è rimasto quello originale ma ridisegnato in alcune parti e verniciato a polvere per abbinarlo al telaio. Il motore è stato sostituito con uno prelevato da una 749R, più potente grazie alle valvole in titanio e dotato di una nuova frizione. Per enfatizzare ancora di più le doti del propulsore desmo, Penna si è rivolto a un ingegnere della Nasa per realizzare un impianto di scarico in titanio inedito e dotato di un diffusore anticalore che impedisce surriscaldamenti alle basse velocità. Tutto nuovo anche il telaietto posteriore che, collegato al serbatoio regge una bella sella monoposto in pelle. Anche il serbatoio è stato messo a nudo, eliminando la vernice e risagomato per renderlo più snello. Completa la dotazione un curioso parafango anteriore che, aperto nella zona superiore, ha la sola funzione di proteggere le componenti di freni e forcella.
La Ducati 749, come del resto la sorella maggiore 999, è stata una delle supersportive Ducati meno fortunate dal punto di vista commerciale. Partorita dalla matita di Pierre Terblanche nel 2002, la 749 aveva linee molto spigolose che non piacquero ai ducatisti doc, abituati alle forme pressoché perfette delle precedenti 916/996/998. Nonostante le critiche, la 749/999 era tecnicamente un'ottima moto (la 999R vinte tre mondiali SBK) e chi l'ha comprata non è certo rimasto deluso. Tra i felici possessori della moto c'è anche Gustavo Penna, un filmaker statunitense che dopo aver smontato la carena per procedere a un'accurata pulizia, è rimasto “folgorato” dalla visione delle parti “nascoste” della sportiva bolognese. Da qui l'idea di trasformarla in una streetfighter dal design estremo. Tanti i lavori eseguiti a partire dal faro, che è rimasto quello originale ma ridisegnato in alcune parti e verniciato a polvere per abbinarlo al telaio. Il motore è stato sostituito con uno prelevato da una 749R, più potente grazie alle valvole in titanio e dotato di una nuova frizione. Per enfatizzare ancora di più le doti del propulsore desmo, Penna si è rivolto a un ingegnere della Nasa per realizzare un impianto di scarico in titanio inedito e dotato di un diffusore anticalore che impedisce surriscaldamenti alle basse velocità. Tutto nuovo anche il telaietto posteriore che, collegato al serbatoio regge una bella sella monoposto in pelle. Anche il serbatoio è stato messo a nudo, eliminando la vernice e risagomato per renderlo più snello. Completa la dotazione un curioso parafango anteriore che, aperto nella zona superiore, ha la sola funzione di proteggere le componenti di freni e forcella.
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giusto un po' estrema... ma affascinante
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