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Di.Di. World Bridgestone Cup: grande successo della gara al Mugello

Al Mugello emozioni e tanto divertimento alla prima gara "mondiale" per piloti disabil. Veloci e determinati, i partecipanti si sono battuti come leoni sul circuito del Mugello: alla fine si sono imposti Emiliano Malagoli (fondatore della Onlus Di.Di.) tra le 600 e Umberto Lisanti tra le 1000. Presenti anche Lucio Cecchinello, nominato presidente onorario della Onlus, e Annalisa Minetti che dopo un giro in pista con Dario Marchetti a 270 all'ora, ha commentato con ironia: "Ho pregato tutto il tempo, ma avevo una fiducia cieca". Che forza!
E' stata un successo la prima edizione della Di.Di. Bridgestone World Cup, gara internazionale riservata a piloti disabili. Inguainati nella loro tuta di pelle, nessuno di loro mostrava apparentemente segni di "distinzione" rispetto ai piloti "normodotati". Nessuno, tranne Alan Kempster: l'australiano che guida "nature", come lui stesso ama dire. E' privo della gamba e del braccio destri e corre così, senza l'ausilio di protesi, tenendosi in equilibrio sulla sella della moto come se nulla fosse.
Quasi una ventina i piloti al via e un importante parterre di testimonial: da Alex De Angelis, in forze al team NGM Forward in MotoGP al team manager del motomondiale Lucio Cecchinello, che è stato nominato presidente onorario della Onlus. Presenti anche il pilota del mondiale Superstock 1000 Fabio Masse e Massimo Roccoli, star della Supersport, che hanno fatto da apripista alla gara precedendo i Di.Di nel giro di allineamento.
Grande successo ha avuto l'iniziativa della Ducati Panigale biposto: guidata da Dario Marchetti, responsabile degli istruttori della Ducati Riding Academy, ha regalato emozioni a non finire agli appassionati passeggeri, tutti vestiti da Vircos. Passeggera d'eccezione la cantante atleta non vedente Annalisa Minetti, che dopo aver gustato le curve del Mugello come passeggera della potente bicilindrica ha consegnato i trofei ai protagonisti della gara. Nella serata di sabato Annalisa si è anche esibita in un concerto nel paddock, dando un gustoso assaggio delle serate che sta facendo in questo periodo con il suo tour "Io rinasco".
Tra gli eventi, anche la presenza della Di.Di Bike, una Honda NC 700 allestita da Handytech con un sistema di rotelline laterali, dando la possibilità di risalire in sella a chi ha perso l'uso delle gambe. E per la prima volta, sulla Di.Di Bike oggi è salito un ragazzo paraplegico.
Due i podi al termine della singolare competizione: uno per la classe 600 e uno per la cilindrata maggiore, la 1000 cc. Sul gradino più alto fra le 600 è salito il toscano Emiliano Malagoli, fondatore della Onlus Diversamente Disabili: portatore di protesi alla gamba destra, ha relegato alle sue spalle Cristian Carnevale, audioleso, e Fabio Segato, che ha forti limitazioni alla mobilità di entrambe le gambe a seguito di un incidente. Quarta posizione per Alan Kempster: il fenomeno australiano ha prevalso sull'unica rappresentante del gentil sesso, Samantha Palmucci, condizionata da una parziale lesione del plesso brachiale. Alle loro spalle Andrea Capurro, che ha un'atrofia ad entrambe le gambe, e Giovanni Aranciofebo, che ha corso con una protesi al braccio destro. Ritirati Claudio Gesi e Matteo Arlati.
Nella classe regina, successo per Umberto Lisanti: il piemontese, privo del braccio sinistro, si è piazzato davanti a Mattia Buriani e Fabio Tagliabue, entrambi monocoli. Quarto il "dentista volante" Enrico Mariani, portatore di protesi alla gamba destra, davanti a Bruno Serena. Ritirato Daniele Barbero, mentre Fabrizio Felicioni non è partito dopo una scivolata in prova.
Un evento eccezionale, dunque, che si è disputato sul tracciato del Mugello, e che è stato possibile grazie ad uno sforzo congiunto: a dare il loro prezioso contributo sono stati anche Ideal Gomme e Bridgestone Italia, che hanno messo a disposizione la hospitality, Stepa, che ha offerto un aperitivo il sabato, Ortopedia Michelotti, per la "messa a punto" delle protesi, Osteopatia Spalvieri, che ha fatto massaggi gratuiti a tutti i piloti Di.Di, SBK Mugello, che ha adattato la moto di Alan Kempster e ha fornito l'assistenza in gara, e Squad, che ha realizzato le magliette dell'evento, Proracing, che ospitato la DiDi Bridgestone World Cup nella giornata agonistica al Mugello.
"Grazie anche alla Federazione Motociclistica Italiana", ha detto Emiliano Malagoli, presidente della Onlus Di.Di. "Da Simone Folgori, responsabile della velocità, al medico sportivo Monica Lazzerotti, da Federica Tiburzi della FMI a Stephen Frew, manager di Alan Kempster, che ha collaborato per le formalità burocratiche, fino alla Reevu che ha fatto arrivare i caschi ad Alan. Tutti ci hanno aiutato a realizzare questo sogno: i dipendenti di Diesel sono arrivati anche a donare una parte del loro stipendio per questa manifestazione".

Solidarietà e agonismo si sono uniti al Mugello in un weekend destinato a rimanere a lungo impresso nella memoria di molti: dal 22 al 24 agosto sul tracciato toscano si sono svolte le prove, le qualifiche e una gara estremamente speciale: la prima competizione motociclistica internazionale per piloti diversamente abili.
Organizzata dalla Onlus Di.Di., sotto l'egida della FIM, la Di.Di. Bridgestone World Cup ha schierato in pista una ventina di piloti: una sorta di Paralimpiade della moto, con tanto di applicazione dei coefficienti di disabilità sull'ordine di arrivo. Ma non è stato solo l'evento agonistico a rendere unico l'appuntamento: la gara si è trasformata in un pretesto per lanciare un messaggio importante. E i principali testimonial sono stati Annalisa Minetti, cantante e atleta paralimpica non vedente, e il pilota Alan Kempster, che ha volato dall'Australia al Mugello per dimostrare che "tutto è possibile": Alan, infatti, è tornato a correre in moto nonostante un incidente stradale che lo ha visto, incolpevole, perdere il braccio e la gamba destri.
Annalisa Minetti è arrivata il sabato ed è salita nuovamente in moto come passeggera: dopo l'esperienza vissuta a Vallelunga lo scorso anno con Manuel Poggiali, questa volta ha girato al Mugello in sella alla Ducati Panigale 1199 guidata da Dario Marchetti, plurivittorioso in gare di endurance sui circuiti di tutto il mondo, nonché responsabile degli istruttori della Ducati Riding Experience. I due hanno affrontato alcuni giri di pista del circuito del Mugello sfiorando i 270 km/h. Poi Annalisa ha intrattenuto gli ospiti di Bridgestone Italia, nella hospitality di Ideal Gomme, con un sentito mini-concerto, una sorta di gustoso assaggio delle serate che la vedono protagonista in questi giorni con il suo tour "Io rinasco".
"Partendo dal presupposto che adoro le imprese speciali, mi piace l'idea che una persona con una difficoltà motoria abbia anche la voglia vivere su due ruote l'ebbrezza che queste possono regalare", ha detto Annalisa. "Molti dei piloti Di.Di. hanno perso la loro indipendenza e autonomia proprio a causa di una moto, e credo sia fantastico sapere che la paura sia un modo per riscoprirsi nuovamente coraggiosi. Amo il coraggio, amo le persone che hanno l'istinto di affrontare la vita sapendo che è unica: e siccome la vita è un diritto di tutti, è bene che sia speciale ogni giorno.
"Andare in moto è un'esperienza incredibile, che mi ha vista timorosa ma anche con il solito coraggio che mi contraddistingue. Ho avuto una fiducia cieca, fin dalla prima volta!", ha aggiunto Annalisa con la sua immancabile ironia. "Ho pregato tutto il tempo... non riuscivo a percepire le curve, mi sembrava di essere catapultata in avanti. Ma è stata un'esperienza incredibile. Per questo ho deciso di tornare. E lo farò tutte le volte che serviranno, per poter scuotere le coscienze altrui e spingere la gente ad andare oltre il proprio limite".
Presenti al Mugello anche Marco e Sandro Biviano,  i due ragazzi affetti da distrofia muscolare che ormai da un oltre un anno protestano davanti ai palazzi delle istituzioni politiche per ottenere le cure con il metodo Stamina. La loro presenza ha commosso Alan, che ha voluto conoscere la loro storia. "Tomorrow I'll race for you", ha detto poi il pilota australiano. "Domani correrò per voi". E' seguito uno scambio di T-shirt fra loro: Alan correrà la prossima gara in Australia, di contorno al motomondiale di Phillip Island, con la maglietta identificativa dei due ragazzi, e la scritta: "Non ho più voglia di morire".
"E' stato un weekend indimenticabile", ha detto Alan Kempster. "Devo ringraziare tutti i sostenitori che, attraverso i social, hanno risposto all'appello dei Di.Di. e con il loro contributo hanno permesso di pagarmi il biglietto aereo e di arrivare qui. Mi dispiace un po' non essere salito sul podio, ma era la mia prima gara su una 600, perché finora ho sempre corso su una 400 cc. Il serbatoio è più stretto della mia moto, e ho dovuto faticare un po' di più per mantenermi saldo in sella. E' stata anche la mia prima volta al Mugello, e il sabato ho potuto provare poco perché ha piovuto... Ma non è questo che conta. Mi rifarò l'anno prossimo! L'importante per me è aver rappresentato l'Australia nella prima gara al mondo per piloti disabili e aver dimostrato che tutto è possibile".
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