Salta al contenuto principale

Dani Pedrosa intervista esclusiva: “La RC213V è una moto efficace ma nervosa”

Dani Pedrosa, a EICMA per presentare la nuova RC213V-S ci ha spiegato cosa non ha funzionato in questa stagione sotto tono e cosa si aspetta per il 2015: "Spero di poter godere di uno sviluppo deciso su quello che già abbiamo e che possa andare meglio con le gomme. Quest’anno ho avuto parecchi problemi in questo senso."
Il decimo sarà quello buono?
La stagione 2014 di Dani Pedrosa non è stata delle migliori. Lo spagnolo, quarto in classifica generale dopo il GP conclusivo di Valencia, quest'anno ha vinto solo una volta, in Repubblica Ceca e non ha mai dato l'impressione di poter essere a livello del suo compagno di squadra Marquez. Sul mancato secondo posto in classifica hanno pesato senza dubbio i due zero in classifica in Australia e Malesia e i 14° posto di Aragon. Per Dani, alla nona stagione in MotoGP su una Honda ufficiale, il prossimo anno sarà cruciale e forse anche una delle ultime occasioni rimaste per provare a vincere il mondiale. Noi lo abbiamo incontrato a EICMA (dunque prima di Valencia) in occasione della presentazione della nuova RC213V-S e ci ha raccontato cosa non ha funzionato nel 2014 e cosa si aspetta per il futuro.

Le ultime due 
stagioni sono state trionfali per Honda. È vero, la vittoria è andata al tuo compagno di squadra ma è innegabile che la RC213V sia figlia anche del tuo lavoro.
Il lavoro di affinamento della RC213V è iniziato prima che arrivasse addirittura Stoner. La moto ha un suo carattere ben definito, è vincente e per il futuro stiamo cercando di fare i passi giusti per migliorarla ancora di più.

Cosa pensi non abbia funzionato tra te e la tua moto? Perché Stoner prima e Marquez poi sono riusciti a sfruttarla in maniera più efficace?
Io, da sempre, ho una guida molto dolce, pulita. La Honda, invece, è sempre stata una moto molto efficace ma nervosa, quindi non perfetta per il mio stile di guida. In più, negli ultimi anni il modo di guidare è cambiato parecchio, serve aggressività e io sto cercando di modificare il mio stile in funzione di questo. Fin da quando sono arrivato in MotoGP ho lottato “contro” il mio fisico, che, rispetto a quello di altri piloti, è più leggero e un po' meno forte.

Cosa pensi dell’exploit di Rossi, tu che lo hai visto correre prima negli anni d’oro e poi nel biennio nero in Ducati? A noi sembra che abbia ritrovato la scintilla...
Rossi ha lavorato tanto quest’anno, ha fatto enormi passi avanti, senza contare che a 35 anni, fare questo lavoro è sempre più difficile. Io sono contento per lui, ma anche per il campionato e per i tifosi. Un Rossi in forma fa bene a tutto il movimento.

La nuova RC213V-S è un mostro con targa e fanali. Quanto c’è di vostro in questo progetto?
Tutto! La moto è identica alla nostra che usiamo in gara. È un sogno poterla guidare su strada, ed è una gran cosa vedere come Honda si sia sforzata per realizzare un prodotto unico. Per me  la moto è bellissima, anche da tenere in salotto.

Pensi che te ne regaleranno una?
(imbarazzato)... non saprei.
Qui interviene Livio Suppo che specifica: “In Giappone, la parola regalo non esiste...”

Per il prossimo anno che RC213V ti aspetti di trovare?
Spero di poter godere di uno sviluppo deciso su quello che già abbiamo e che possa andare meglio con le gomme. Quest’anno ho avuto parecchi problemi in questo senso.

A stagione finita molti piloti si divertono partecipando a gare di ogni tipo. Rossi sarà al Rally di Monza mentre il tuo compagno di squadra si divertirà con il dirt track. Tu cos’hai in programma?
Il mio programma sarà più che altro ricostituente. Parte dell’off-season infatti la passerò a “sistemarmi” il fisico, farò un “tagliando completo” per essere in completa forma per la prossima stagione.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento