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Comparatori assicurazione: mercato manipolato, l'Antitrust avvia un'istruttoria

Utilizzati da migliaia di consumatori, alcuni (i principali) comparatori di prezzo attivi nel settore delle Rca avrebbero scambiato informazioni sensibili al fine di manipolare il mercato e consentire alle assicurazioni premi più altri. L’Antitrust avvia un’istruttoria: ecco chi è coinvolto
Almeno a partire dal 2012, i principali operatori che forniscono servizi di comparazione di prezzo e le principali imprese assicurative avrebbero scambiato informazioni sensibili nel mercato italiano della vendita diretta di polizze per la responsabilità civile auto (Rca)”. Così l’Antitrust che, in queste ore, ha avviato un’istruttoria con il sospetto che diciassette società abbiano volutamente “coordinato le proprie strategie commerciali nella vendita diretta di polizze Rca, praticando ai consumatori finali sconti attenuati grazie alla conoscenza reciproca delle condizioni di vendita offerte sui portali di comparazione”. Il tutto, evidenzia ancora l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per consentire alle imprese assicurative di “praticare ai consumatori finali premi più elevati per le polizze Rca, tramite l’attuazione di politiche di sconti attenutati dalla conoscenza delle strategie commerciali e dalla politica di prezzo praticata dai concorrenti”.

Unione Consumatori: “pronti ad ogni azione legale”

Sarebbe incredibile se ancora una volta ci fosse un’intesa restrittiva della concorrenza tra imprese assicurative tramite scambio di informazioni ottenuti dalle società di comparazione di prezzo”, ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “In caso di condanna chiediamo non solo sanzioni esemplari per tutti i soggetti coinvolti, la massima consentita, ma per i consumatori scatta il diritto al risarcimento del danno economico che questa intesa ha prodotto sotto forma di rialzo del costo della polizza. Siamo pronti a ogni azione legale e annunciamo fin d’ora battaglia”.

Il commento di Consumerismo no Profit
Plaudendo all’indagine avviata dall’Antitrust, il presidente di Consumerismo no Profit Luigi Gabriele ha evidenziato la mancanza di un “controllo sulla trasparenza di tali piattaforme”, ricordando, in caso di violazione delle norme sulla concorrenza, le consequenziali e “pesanti sanzioni nei confronti delle società responsabili di aver leso i diritti e gli interessi economici degli utenti che utilizzano in buona fede i siti di comparazione”.

I comparatori e le compagne assicurative coinvolte

Più nel dettaglio, le società di comparazione dei prezzi finite nella lente dell’Autorità sono 6Sicuro, CercAssicurazioni.it (“Segugio”), Daina Finance (“comparafinanza.it"), Rappresentanza Generale per l’Italia (“ComparaMeglio”), Facile.it Broker di Assicurazioni.
Le compagnie assicurative coinvolte nell’indagine sono invece Allianz Direct, Admiral Intermediary Services («Conte.it»), B2C Innovation, Bene Assicurazioni, Compagnia Assicuratrice Linear, Compagnia Italiana di Previdenza Assicurazioni e Riassicurazioni, FIT, Genertel, HDI Assicurazioni, Prima Assicurazioni, Quixa Assicurazioni, Verti Assicurazioni e Zurich Insurance - Rappresentanza Generale per l’Italia.
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