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Abbigliamento tecnico moto: nuove indicazioni sulle protezioni

Uno studio dell’Ospedale Niguarda di Milano su un migliaio di incidenti offre nuove indicazioni ai produttori di abbigliamento tecnico
Mai trascurare l'abbigliamento tecnico
L’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano (la struttura più avanzata in Italia per la cura dei traumi gravi da incidenti, infortuni e aggressioni) ha presentato i risultati di uno studio condotto nell’arco di otto anni su ben 928 incidenti motociclistici. Allo studio collabora da un paio di anni anche Dainese per ottenere indicazioni di prima mano sulla dinamica degli incidenti e sviluppare così i propri capi (in particolare quelli con airbag). Il primo dato importante è che gli incidenti su due ruote rappresentano il 30% di quelli curati presso il Trauma Center dell’ospedale, con gli interventi concentrati soprattutto nelle fasce orarie lavorative, cioè dalle 8 alle 10 del mattino e dalle 18 alle 20. Ma sono emersi numerosi altri dati: vediamoli. 
Il torace è la zona più esposta
Le lesioni riscontrate dagli specialisti del Trauma Center di Niguarda riguardano più la testa e il torace che non mani e ginocchia. In particolare la testa, nonostante la protezione del casco, ha riportato traumi nel 27% dei casi: le  ragioni sarebbero l’utilizzo non corretto del casco (spesso non è allacciato, a volte è solo “appoggiato” sulla testa!) e nell’uso di caschi jet senza visiera. Ma le parti più esposte a lesioni sono il torace e la zona addominale (fegato, milza e reni) con oltre il 30% di traumi riscontrati. Sono invece meno del 5% quelle che interessano la colonna vertebrale. 
Negli oltre 900 sinistri esaminati, solo il 9,9% ha visto coinvolti minorenni, mentre oltre 83% erano giovani e adulti tra i 18 e i 54 anni e infine il 6% erano persone di oltre 54 anni. Quest’ultima fascia di età, seppur con una casistica di incidentalità ristretta, risulta però essere quella più a rischio di vita: ben il 15,5% degli incidenti di “over 54” ha infatti avuto esito mortale, contro il 4,4% degli incidenti di minorenni e il 6,5% di chi aveva tra i 18 e i 54 anni. 
La prima indicazione che emerge dallo studio dell’Ospedale Niguarda è che in città bisogna sempre indossare abbigliamento protettivo, perché è l’ambiente più rischioso. La seconda indicazione riguarda le zone del corpo da proteggere: la parte frontale e i lati del torace vanno protetti quanto la schiena. Dainese sta già utilizzando queste indicazioni per lo sviluppo degli airbag nei capi D-Air Street.
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