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Benzina: il prezzo alla pompa cala di 1 centesimo

Nelle ultime ore ENI ha deciso di abbassare di 1 centesimo il costo del singolo litro di benzina e a ruota la seguono anche gli altri gestori. Intanto dal 30 giugno saranno operative le liberalizzazioni nel settore della distribuzione dei carburanti, vedremo se ci sarà il tanto sperato "effetto miracoloso" sul costo della benzina

Eni abbassa di 1 centesimo, i concorrenti si adeguano

ENI, leader nazionale nella distribuzione di carburanti, ha deciso di intervenire sul costo del carburante riducendo il prezzo della benzina di 1 centesimo in tutti i suoi impiant:, una mossa conseguente al leggero rafforzamento del valore dell'Euro nel fine settimana. I gestori concorrenti, come Total ERG,Shell, IP e Tamoil si sono adeguati e hanno tagliato anche loro il costo del singolo litro alla pompa. Nel dettaglio, quasi tutti gli impianti abbassano di 1 centesimo il costo sia della benzina sia del gasolio (tranne Q8 che riduce di 0,5 centesimi). Le medie nazionali vengono così ritoccate a 1,818 euro/litro per quanto riguarda i distributori ENI e circa 2 centesimi in per i concorrenti Shell e Tamoil, il diesel è fermo fra 1,70 e 1,71 € al litro. Per i distributori no-logo la media è di 1,713 per la verde e di 1,583 per il gasolio. 


Si aspettano le liberalizzazioni

Intanto una riduzione dei prezzi potrebbe arrivare con le entrate a regime delle norme sulle liberalizzazioni: dal 30 giugno i gestori delle pompe di benzina con logo potranno acquistare il 50% del loro venduto anche da altri fornitori e potranno costituirsi in gruppi d'acquisto per poter ottenere a miglior prezzo maggiori quantità di carburante. In più, presso gli impianti sarà possibile anche la vendita di quotidiani, periodici, tabacchi e altri generi di consumo. Tutti questi provvedimenti, comprese le norme che agevoleranno l'apertura di pompe anche presso le catene della grande distribuzione, dovrebbero permettere, secondo Il Governo, un abbassamento dei prezzi verificabile già nel giro di alcuni mesi, Favorendo la diffusione dei distributori no-logo, infatti, si è stimato un risparmio complessivo per l'utente finale di circa 2,1-2,4 miliardi di euro all’anno.
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Ninja
Mer, 06/13/2012 - 10:56
case petrolifere e gestori possono dannarsi quanto vogliono per risicare scampoli di sconto a beneficio di noi auto-motociclisti, ma tanto la fetta più grossa se la pappa sempre lo Stato, con le sue accise esuberanti e anacronistiche
apm
Mer, 06/13/2012 - 13:17
Ma non sarà troppo?