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Appunti di Giamba – Lo spettacolo del TT

Tourist Trophy 2014 – Finalmente, dopo alcuni giorni passati in pieno vortice da TT ho trovato il tempo di mettermi davanti al computer e farvi il resoconto di quello che ho visto durante la mia prima giornata al TT. Tra gare, folletti e "incontri clandestini" direi che è stato un buon inizio!
Un giro per l'Isola
Per i pochi che si sono persi la puntata precedente (che potete leggere qui) mi presento: sono Giovanni Battista Panigada, per gli amici Giamba. Molti di voi mi conoscono perché sono venuti da Motosplash (il mio motolavaggio a Milano), oppure alle serate dell'associazione Ciapa la moto ma, solo per questi giorni e solo per gli amici di inSella in occasione del TT mi sono trasformato in un inviato speciale per potervi raccontare la folle settimana di gare in programma all'Isola di Man. La scorsa puntata vi ho raccontato il mio viaggio compiuto in sella a una MV Agusta Rivale per poter raggiungere l’Isola, in questa invece “facciamo sul serio” e vi racconterò le mie prime ore al TT. 
Dopo esserci ripresi dal viaggio, la seconda giornata sull'isola la cominciamo con una buona colazione al Metzeler Village. Una volta rifocillati ci avviamo verso il paddock e grazie a un pass “vip” assistiamo a tutta la gara della superstock praticamente dal muretto dei box, rimanendo impressionati dalle velocità che raggiungono le stock sul rettilineo di Grand Clutchery Road prima della picchiata verso Bray Hill. Al termine della gara decidiamo di saltare in sella alle nostre moto e ci dirigiamo verso il sud dell'isola. La nostra prima tappa è subito pochi km dopo Douglas al museo Murray, dove rimaniamo estasiati dalle collezioni di moto di varie epoche, cimeli vari e fotografie di tutta la storia del TT. Dopo esserci riempiti gli occhi di tutte queste meraviglie riprendiamo la strada in direzione Fairy Bridge, luogo dove la leggenda vuole abiti un folletto protettore dei motociclisti. La leggenda narra che se un motociclista non passa a salutare il folletto appena arriva sull'isola questo si arrabbierà e lo fa cadere. L'usanza impone di lasciare appesi agli alberi del pozzo omaggi vari, (caschi, guanti, sciarpe, dediche, magliette, tutti oggetti cari ai motociclisti). Ripartiamo direzione Castletown e ci accorgiamo che il percorso della South 100, gara che si terrà sabato 8 giugno, è già stato preparato... Un’occasione troppo ghiotta per lasciarcela sfuggire. La voglia è tanta e percorriamo i 5 km di giro a tutto gas! Dopo aver perso tempo imitando i “piloti veri”, decidiamo di rinunciare a CastleTown e visitiamo in sequenza Cregneash, un classico villaggio Celtico, la punta piu' estrema a sud dell'isola, Calf of Man, dove se si è fortunati si vedono le foche nuotare, e la baia di Fleshwich, uno dei punti più incontaminati dell'isola. Sulla via del ritorno, invece, sulla strada che ci collega a Niarbyl incrociamo una vera e propria “prova clandestina”: un pilota ci incrocia a tutta velocità e sparisce dietro una curva... Da veri reporter torniamo indietro per scoprire chi fosse e, poco più avanti, scoviamo il furgone del team Yamaha Minwaukee... Il rider era il mitico Hutchinson. Dopo cena (a proposito, il ristorante che abbiamo scelto è stato il set del film Svegliati Ned), facciamo una passeggiata sul lungo mare e poi ci ritiriamo nella nostra tenda. Il prossimo sarà un giorno altrettanto intenso!
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