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MotoGP Starting Grid: al Mugello sarà italiani vs Marquez

Bagnaia cercherà di costruire una vittoria partendo dalle buone sensazioni di Aragon e da uno storico che lo ha visto dominare negli ultimi 3 anni

Ci siamo, è la settimana del gran premio d'Italia al Mugello: tutti per uno e tutti contro Marquez per i piloti italiani, che proveranno a fermare l'inarrestabile campione spagnolo su una pista che tutto sommato non è tra le preferite dell'otto volte campione del mondo.


Ultime notizie

Tanto tuonò che piovve: alla fine è arrivato il tanto atteso annuncio del passaggio di Toprak Razgatlioglu in MotoGP. Il turco sta vivendo un momento magico: la tripletta a Misano in superbike che lo ha riavvicinato alla testa della classifica, la firma con Prima Pramac e una Yamaha M1 in ripresa che lo aspetta per il 2026 e 2027. Chi lo ha preso confida, oltre che nel suo talento, nella conoscenza degli pneumatici Pirelli, che debutteranno in classe regina tra due stagioni. Anche Ducati ha fatto una operazione simile, ma traslata in un futuro meno immediato: Nicolò Bulega ha prolungato l'accordo con il team Aruba.it, ma allo stesso tempo ha firmato con Borgo Panigale per diventare tester ufficiale e si occuperà dello sviluppo della nuova Desmosedici 850cc.

Passando all'immediato, in casa Honda ci sarà Taakaki Nakagami a sostituire Luca Marini al Mugello. Il giapponese in questa stagione ha già corso in Francia: nel caos di Le Mans ha ben figurato, guadagnando un ottimo sesto posto.


Che numeri

Marc Marquez in Italia va a caccia della vittoria numero 93, il suo numero magico, ma lo fa su una pista dove apparentemente non ha mai particolarmente brillato: una sola vittoria per lui nello stellare 2014, ma in realtà bisogna fare anche la tara alla disposizione della sua Honda alla pista toscana e comunque Marc ha perso la gara per 2 volte con un distacco davvero minimo: 43 millesimi nel 2019 su Pertrucci, 19 nel 2016 su Lorenzo. In totale non si arriva a un decimo.


La sfida

Questo non vuol dire che gli avversari non abbiano buone carte da giocarsi. In particolare Bagnaia, che al Mugello ha vinto le ultime 5 gare corse tra lunghe e Sprint. Pecco non è certo in luna di miele con la propria Desmosedici, ma qualcosa di positivo ad Aragon si è visto e la speranza è che la fiducia si trasmetta anche al prossimo weekend.

Se Pecco rappresenta un po' il centravanti di sfondamento della squadra italiana, ci sono alcuni comprimari che hanno tutte le carte in regola per diventare dei personaggi almeno da podio: Fabio Di Giannantonio, in pole qui nel 2022, Marco Bezzecchi che sta trovando consistenza con l'Aprilia. E poi ci si può aspettare una gara da top5 anche da Franco Morbidelli, che però al Mugello non ha uno storico eclatante. Bastianini? Enea tra i saliscendi della pista toscana ha già fatto divertire, se KTM gli darà una mano...


Hot Spot

Scegliere un solo punto di grande rilevanza al Mugello non è semplice, ma chiaramente la staccata della San Donato è il punto di sorpasso più rilevante. Dopo lo scollinamento davanti ai box, punto in cui le MotoGP superano i 360 chilometri orari (366,1 km/h la top speed, segnata l'anno scorso da KTM con Pol Espargarò), la discesa porta a una grande decelerazione da 1,5g. In soli 300 metri si entra a 90 chilometri orari nel semi-tornantino a destra. Non è una curva semplice e portare un attacco è difficile se il pilota davanti protegge bene l'interno. Ma ricordate Danilo Petrucci nel 2019? Approfittò del duello tra Dovizioso e Marquez per infilarsi all'interno di entrambi, in uno spazio millimetrico che sfruttò alla perfezione.

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