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Dall'Igna adesso coccola Marquez: "Intelligente e modesto" [Intervista esclusiva]

MotoGP 2024 - Ducati si presenta ai nastri di partenza di questo 2024 ancora una volta come la moto da battere. Non sarà facile mantenere il vantaggio sugli avversari, ma Gigi Dall'Igna sa bene quali saranno le difficoltà che dovrà affrontare e smussa i toni sul fuoriclasse spagnolo

Parla Gigi Dall'Igna
Dal 6 all'8 febbraio le MotoGP torneranno in pista per il primo test pre-stagionale, in cui le case potranno testare a fondo il materiale sviluppato durante l'inverno. La casa di Borgo Panigale è la più attesa, dopo due stagioni dominate in lungo e in largo, e per fare il punto sulla situazione abbiamo intervistato in esclusiva il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna che ha commentato tutti i temi caldi del momento.

Ducati ha vinto gli ultimi due titoli mondiali, come vi presentate per questa nuova stagione?
Il ricordo dell'ultimo Mondiale si deve spegnere alla fine dell'anno. All'inizio del nuovo anno si riparte tutti da zero. Bisogna essere carichi e motivati, cercando di pensare di essere gli ultimi. Questo secondo me è lo spirito giusto per stare davanti.

Con le concessioni chi pensi arrivi al vostro livello per primo?
Possono arrivare tutti quanti. Sicuramente vedo bene Yamaha, KTM e Aprilia perché di fatto erano già lì. Mi aspetto che questi tre siano sicuramente pronti fin dall'inizio. Il titolo sarà combattuto tra Case diverse.
Cliccate qui per il nuovo regolamento sulle concessioni.


Con Bagnaia ormai vi conoscete bene, come lo descriveresti?
Più che una descrizione faccio una constatazione: è due volte Campione del mondo. E' sicuramente un pilota importante nella storia della MotoGP, ma soprattutto per Ducati. Dal punto di vista del peso, pensando ai titioli, è il pilota che complessivamente ha vinto di più. Si lavora molto bene con lui, è una persona che, pur essendo consapevole delle proprie qualità, è umile (ndr: non perdere il video in cui la redazione di inSella spiega gli assi nella manica di Pecco Bagnaia!).



Guardando agli otto piloti Ducati da chi ti aspetti di più?
Pecco potrà fare bene, Martin altrettanto perché ha fatto molto bene l'anno scorso. Enea nel 2023 ha avuto una stagione molto sfortunata ed è comunque riuscito a vincere una gara, per cui me lo aspetto veloce. Marco Bezzecchi ha delle possibilità di miglioramento ancora importanti. Chiaro che poi ci sarà Marc Marquez, anche lui può fare veramente molto bene.

Enea Bastianini nel 2024 è chiamato a una stagione di riscatto



Era uno dei tuoi sogni avere Marquez sulla tua moto?
Se all'inizio del mio percorso qui in Ducati mi avessi chiesto quale fosse il pilota con cui avrei voluto lavorare, avrei sicuramente detto Marc Marquez. Per ora l'ho incontrato poche volte per poter dire che l'ho conosciuto, però quando ci siamo visti mi ha dato l'impressione di essere estremamente intelligente ed estremamente modesto. Non è uno che si dà le arie di un otto volte Campione del mondo. (ndr: non perdere il nostro articolo su Marquez che "punta" Bagnaia)

Quest'anno il mercato piloti inizierà abbastanza presto.
Sarà complicato e bisognerà essere sul pezzo, perché tutti secondo me saranno molto aggressivi.



Pensi possa iniziare già prima dell'inizio del campionato?
Credo di sì.

Ci aspettiamo un rinnovo con Bagnaia?
Ci stiamo lavorando, poi un contratto con un due volte campione del mondo MotoGP non è un contratto facile. Bisogna lavorarci ancora un po'. Lui quando lo abbiamo preso era un pilota, Campione del mondo Moto2, che però aveva ancora tanta strada da fare per arrivare al suo obiettivo che era quello di vincere il titolo MotoGP. Ci è riuscito due volte, è sicuramente cresciuto molto in questi anni.

Che sogni ha Gigi Dall'Igna?
Di continuare a mantenere Ducati nelle posizioni che si merita. Quindi di essere sempre competitivo per vincere altri campionati del mondo.

Si è parlato di un interesse di Honda nei tuoi confronti, cosa ne pensi?
Credo di aver fatto un buon lavoro in Ducati e quindi credo che sia un po' la normale conseguenza di questo lavoro.

Che cosa ci possiamo aspettare dalla Desmosedici GP24?
Lavoreremo per cercare di essere competitivi. Come sempre poi dipende anche tanto da quello che fanno gli altri. Io sono soddisfatto di tutto quello che il gruppo è riuscito a fare nei mesi invernali, che erano veramente pochi. La consapevolezza di quello che abbiamo fatto noi passa per la scoperta di quello che hanno fatto gli avversari. Sepang è sempre un momento molto importante. Tutti i tecnici vanno lì con il giusto livello di adrenalina, perché è la cartina di tornasole dove si cominciano a vedere le scelte progettuali fatte dagli altri e quindi si può cominciare a stilare una prima classifica.

Pensi che dai test di Sepang sia già possibile farsi un'idea chiara di quello che succederà nel corso della stagione?
Sepang è importante perché comincia a delineare gli equilibri che avremo. Ma sicuramente poi evolveranno nei test in Qatar e successivamente nelle prime due o tre gare del campionato. Chi rischierà e porterà del materiale nuovo avrà bisogno di un po' di lavoro per riuscire a tirare fuori il massimo da quello che è stato fatto.

Passando all'Off-Road, come ti trovi con Tony Cairoli?
Tony è una meraviglia. E' bravissimo come pilota, ma questo è scritto sui libri di storia. Quando ci parli capisci che la moto è per lui il mondo, ha voglia veramente di correre, anzi di saltare. Gli stava assolutamente stretto il ruolo del team manager. E' proprio genuino, bello da vedere. (ndr: non perdere l'intervista a Tony Cairoli riguardo alla nuova cross Ducati!)

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