La Five Hundred ha piacevoli linee “anni 60” come le sorelle di minor cilindrata, con i parafanghi in acciaio e il serbatoio bicolore con le “guance” in gomma. Il motore è un monocilindrico di 397 cm3 con raffreddamento ad aria e alimentazione a iniezione elettronica, per il quale la casa dichiara 27 CV. Classica anche la ciclistica con un robusto telaio a doppia culla in tubi d’acciaio, una forcella tradizionale e due ammortizzatori privi di regolazioni. Semplice anche l’impianto frenante, con un disco anteriore di 280 mm di diametro morso da una pinza a due pistoncini e un tamburo per il posteriore.
Va tenuta su di giri
In sella si sta comodi: la sella bassa e spaziosa e il manubrio largo mettono subito il pilota a proprio agio. Il motore eroga la potenza in modo lineare, ma è poco grintoso: per farlo rendere va tenuto su di giri, senza esagerare perché col salire del regime aumentano le vibrazioni su manubrio e pedane. Sembra un discorso strano, vista l’impostazione “tranquilla” della moto, ma il peso contenuto e le sospensioni ben tarate di questa Mash permettono di viaggiare rapidi tra le curve, molto più di quel che ci si aspetterebbe. I freni sono adeguati al peso e alle prestazioni, ma niente di più, soprattutto il tamburo posteriore che dopo un po’ di frenate perde mordente, un impianto a doppio disco sarebbe stato decisamente meglio anche se di aspetto un po’ meno retrò. Bene invece il cambio, morbido e sempre preciso negli innesti.
Perché sì
In sella si sta comodi: la sella bassa e spaziosa e il manubrio largo mettono subito il pilota a proprio agio.
Bene il cambio, morbido e sempre preciso negli innesti.
Il peso contenuto e le sospensioni ben tarate di questa Mash permettono di viaggiare rapidi tra le curve, molto più di quel che ci si aspetterebbe.
Perché no
Il motore eroga la potenza in modo lineare, ma è poco grintoso: per farlo rendere va tenuto su di giri, senza esagerare perché col salire del regime aumentano le vibrazioni su manubrio e pedane.
I freni sono adeguati al peso e alle prestazioni, ma niente di più, soprattutto il tamburo posteriore che dopo un po’ di frenate perde mordente.