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Sepang 2015: il documentario che agita i fantasmi del passato

Dorna ha rilasciato un film che ripercorre lo scontro di dieci anni fa tra Rossi e Marquez. Mancano però le rivelazioni promesse e i due protagonisti non cambieranno idea su quanto accaduto

In questo fine settimana, Dorna – che al momento rimane il promoter del motomondiale, anche ora che la proprietà è passata a Liberty Media- ha rilasciato un documentario di 26' dal titolo Sepang Clash – 10 Years On, che racconta il gran premio della Malesia 2015, probabilmente il più controverso di sempre. Il titolo non lascia spazio a dubbi: lo scontro di Sepang non può che riferirsi all'incidente tra Rossi e Marquez, con il #46 che per quella vicenda ci ha rimesso una bella fetta di possibilità di vincere il decimo titolo iridato. Le perplessità nascono caso mai nel momento in cui si finisce di vedere il video, senza che delle premesse annunciate – ovvero clamorose rivelazioni- ce ne sia stata una qualche percezione.


L'arte di raccontare

All'inizio del documentario vengono mostrati Lorenzo e Pedrosa, il “supertestimone” Andrea Dovizioso, persino un Ayumu Sasaki poco più che bambino, immortalato in una foto storica tra Lorenzo e Rossi, al termine della famosa conferenza stampa segnata dallo sfogo di Rossi, riguardo ai presunti torti subiti a Phillip Island per mano di Marc Marquez.

Proprio da questo nodo – effettivamente cruciale- il documentario prende forma, mostrando un Valentino perplesso rientrare ai box nel dopo gara. Lì raccoglie le impressioni del suo staff, Con Alessio Salucci che pone l'accento sull'intenzionalità di Marquez nel penalizzarlo.

Il montaggio prima mostra Rossi stringere la mano a Marquez in pista – ma gli segnala anche una manovra quanto meno concitata- e in seguito ascolta perplesso i commenti dello staff. Lo stacco infine vira sulla conferenza stampa di Sepang, restituendo quindi tutta la dimensione del cambio di atteggiamento di Valentino, forse anche più che nella realtà

Eppure, in fondo non c'è nulla di strano nel maturare una percezione più dettagliata degli eventi e passare dal perplesso all'arrabbiato dopo avere visto la gara. Anche perché - ed è Dorna stessa a mostrarlo nel video- cerano stati i precedenti dell'Argentina e di Assen a scaldare gli animi tra i due.


Tanto fumo

Il film prosegue con una narrazione che segue l'ordine cronologico degli eventi, entrando nel dettaglio del weekend di Sepang. Le testimonianze dei protagonisti però non ci sono e quelle dei comprimari aggiungono quasi niente. Vinales ricorda che “c'era tensione”, Lorenzo che “Rossi aveva indossato la faccia da killer”. Pedrosa rammenta che la sua vittoria è passata in secondo piano e che non ha saputo niente fino al termine della gara. A Dovizioso viene ricordato che era dietro a Valentino e Marc in gara, ma lui fa notare che era troppo lontano e ha visto “niente”. Insomma, siamo ben lontani dall'avere una illuminazione.


Parole forti

Qua e là però il documentario sembra volere ritagliare allusioni sulla condotta di Valentino, anche tramite frasi decontestualizzate. Matteo Flamini, al tempo suo telemetrista, viene immortalato mentre davanti alla tv esclama “buttalo giù” durante la gara, ma sembra evidente che si tratti di una reazione di frustrazione, mentre a fine gara viene estrapolato dalle parole di Rossi ai suoi in parco chiuso un “dopo lo volevo solo ammazzare”. Ma cosa significa? Valentino aveva platealmente mandato a quel paese Marquez già durante la gara, dopo che lo spagnolo aveva fatto alcuni sorpassi al limite nei suoi confronti, arrivando a sfiorarlo ripetutamente. Le emozioni esternate non sono certo prova di una condotta correlata proporzionalmente alle parole...


Le immagini non aiutano

A seconda delle inquadrature poi, l'episodio del contatto si presta alle interpretazioni più diverse: Rossi dà una pedata? E se lo fa, lo fa dopo che Marquez si va ad appoggiare alla sua moto? Non ci sono video inediti e il dubbio rimarrà sempre. Quel che è certo è che Rossi è stato poi penalizzato, ha perso il mondiale e non ha mai perdonato Marquez per avergli “corso contro”.

In buona sostanza il documentario è una fedele ricostruzione dei fatti, con l'interpretazione che ognuno ci vuole vedere, ma è più di aiuto a chi quel fine settimana non lo ha mai vissuto o l'ha visto in tv solo di striscio.

Per il resto, non ci sarà mai una verità assoluta su Sepang 2015 e in fondo è proprio questo il motivo per cui se ne continua a parlare.

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Bikerspetosino
Lun, 27/10/2025 - 13:46
Ma basta ! Sono passati 10 anni !! Non oso immaginare se Marquez dovesse vincere il 10° Mondiale ! Valentino Rossi ed i suoi tifosi, si trasferiranno in Tibet e diventeranno tutti Monaci....
bitox72
Mar, 28/10/2025 - 19:13
Mi rifaccio al finale dell’articolo, voi giornalisti o tv che pompano questo fatto di 10 anni fa, siete i peggiori di tutti, perchè vi piace estrapolare e far fomentare le varie fazioni schierate. C’è solo una verità, che se honda avesse divulgato la telemetria e l’immagine video nascosta nel codone destro la falsità di marquez verrebbe a galla e l’onestà di rossi idem. Ma questo non è successo e quindi fine della fiera da baraccone che hanno (dorna e libertymadia) tirato su, e voi giornalisti avete mangiato la foglia. Al male non c’è mai fine ma al rispetto ancora peggio!!! In un contesto dove un pilota è in fin di vita c’è solo da stare zitti con la bocca e la penna. Buon proseguimento.