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MotoGP Starting Grid: a Phillip Island il gatto Marquez non c'è... Chi ballerà?

Marquez si è operato e ha lasciato campo libero agli avversari. Il fratello Alex, Bagnaia, Bezzecchi e Acosta puntano a vincere, ma Aldeguer li ha già messi in riga tutti

Il motomondiale si appresta ad affrontare gli ultimi 4 appuntamenti della stagione: una volata che inizierà questo fine settimana dall'Australia, dove mancherà il protagonista più atteso. Marc Marquez si è operato alla scapola e per i suoi avversari ci saranno 3 o 4 gare da portare a casa, per chiudere un 2026 in crescendo.


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Doveva curarsi con una terapia conservativa, ma Marquez ha visto che in una settimana non si erano visti segni di miglioramento e ha deciso di operarsi alla scapola destra. L'intervento è stato svolto con una certa celerità, il che suggerisce la volontà del nove volte campione del mondo di presentarsi al via della prossima stagione perfettamente integro. Cosa ne sarà degli ultimi gran premi e dei test di fine stagione a Valencia? Al momento non è chiaro. Di sicuro a Ducati avrebbe fatto comodo avere Marc nel box dopo l'ultimo gp, ma può anche darsi che non si vedranno novità sostanziali fino alle prove collettive di Sepang 2026 (3-4-5 febbraio). Insomma, non c'è fretta e il mirino è già puntato sul prossimo mondiale.

Intanto l'infermeria della MotoGP è bella piena: a Phillip Island saranno assenti Marquez, Martin e Vinales, vittime di questa stagione ipertrofica. Saranno sostituiti rispettivamente da Emanuele Pirro, Lorenzo Savadori e Pol Espargarò.


Che numeri

La doppietta Gresini a Mandalika ha mandato diversi segnali al paddock. Il primo è che Fermin Aldeguer non è più un rookie: non si può definire tale un pilota che riesce a vincere una gara in MotoGP, anche se al primo anno, e che ha solo 10 punti di distacco da Fabio Di Giannantonio e 26 da Franco Morbidelli. Vale la pena ricordare che il talento scovato da Luca Boscoscuro è appena alla quarta stagione completa nel motomondiale e all'anagrafe ha solo 20 anni
 

La sfida

Per gli altri insomma c'è da pedalare, a cominciare dal poker di piloti in lizza per il podio mondiale. Alex Marquez ha 88 punti di vantaggio su Bagnaia, che a sua volta ne ha 20 su Bezzecchi, il quale conta 39 lunghezze di ritardo dal pilota Aprilia
Il fratello di Marc è quello messo meglio in classifica e non è un caso: ha velocità e una certa costanza, il secondo posto nel mondiale è quasi blindato. Anche perché non è chiaro se Bagnaia sia quello visto in Giappone o il fantasma dell'Indonesia. Non si è capito nemmeno se la moto sia la stessa e l'impressione è che in Ducati devono per lo meno rasserenare gli animi, prima di pensare al podio. 
Bezzecchi dal canto suo - penalità da scontare a parte per l'incidente con Marquez- ha in mano ottime carte per puntare a vittorie e punti. La velocità c'è, la RS-GP anche: serve solo non avere fretta di dimostrare il proprio valore. Occhio anche ad Acosta, che nonostante una KTM problematica, qualcosa di buono lo tira fuori quasi sempre.


Hot spot

Phillip Island è una pista che ha bisogno di ben poche presentazioni: su quell'isola remota ci hanno vinto e stravinto campioni come Rossi (8 volte), Stoner (6) e Marquez (4). Uno dei punti cruciali è la discesa che porta a curva 10. Ci si arriva da Siberia e Lukey Heights: la staccata è violenta, la spalla destra dello penumatico è fredda. In quel punto abbiamo visto sorpassi mitici e cadute terribili, ma la storia non è chiusa...

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