MotoGP Starting Grid: Balaton Park al deutto nel mondiale

Dopo la sesta doppietta consecutiva di Marc Marquez in Austria, il motomondiale si sposta in Ungheria, per la “prima” della MotoGP sul circuito del Balaton Park. La tanto discussa new entry del campionato iridato sarà l'occasione per vedere finalmente un vincitore diverso o dobbiamo attenderci il settebello del #93? Cerchiamo di capirlo in MotoGP Starting Grid.

Ultime notizie

Il 5 agosto i piloti Ducati sono andati al Balaton Park a girare con le Panigale V4S. In precedenza erano stati i collaudatori delle varie squadre a essere impegnati, portando le MotoGP sul tracciato ungherese: il parere unanime di top e test rider è che la pista sia lenta e sicuramente non entusiasmante. D'altronde, nel weekend del 27 luglio era stata la superbike a inaugurare la storia agonistica del tracciato e tra curva 1 e 2 si era consumato il dramma sportivo ampiamente annunciato: la carenza di spazio aveva portato a una carambola innescata da Andrea Iannone, che aveva coinvolto sei piloti, tra i quali un infuriato Danilo Petrucci. Al di là delle responsabilità del pilota di Vasto, il tema sicurezza è stato sollevato anche in Safety Commission nel weekend austriaco, anche se poco si potrà fare se non generici inviti alla prudenza.

Che numeri

Ribadire a ogni gran premio i numeri di Marc Marquez può apparire superfluo o deprimente, a seconda che si voglia considerare la sua oggettiva forza, piuttosto che la condizione in cui versano i suoi più quotati avversari, quasi impotenti di fronte allo strapotere del #93. Le doppiette consecutive ormai sono 6, i successi in stagione 21 su 26, di questo passo il nono mondiale potrebbe venire celebrato con 4 gare di anticipo (Australia) sul finale della stagione, qualcosa di impensabile nell'era dei 37 punti assegnati a weekend. Solo 16 vittorie dividono Marquez dalle 89 di Rossi in MotoGP: è un obiettivo ampiamente alla portata entro il biennio rosso già contrattualizzato da Marc con Ducati. Ma poi, a che pro Borgo Panigale dovrebbe pensare di non prolungare l'accordo con il pilota spagnolo?

La sfida

Marco Bezzecchi contro Marc Marquez è stato il tema di 3 delle ultime 4 gare. Il duello fin qui è sempre stato vinto dall'otto volte campione del mondo, ma in Austria Marco è riuscito a liderare per 19 giri su 28 e a rispondere all'attacco del #93 nell'immediato. Certamente il pilota Ducati non era al limite, ma è pur vero che il Red Bull Ring non è la pista migliore per mettere in risalto le qualità della RS-GP. Massimo Rivola lo ha riconosciuto ai microfoni di Sky Sport nel post gran premio, ricordando che ci saranno tracciati più consoni alla moto di Noale. 

Detto che anche l'anno scorso Aprilia era andata a podio in Austria – ma nella Sprint- effettivamente dopo l'Ungheria arriverà Barcellona e prima della fine della stagione in calendario ci saranno anche Portimao e Indonesia. A Bezzecchi manca ancora qualcosa più di qualcosina per arrivare a Marquez, ma l'atteggiamento del pilota romagnolo è quello giusto: combattivo, tenace, positivo sempre. Tenendo questa postura, prima o poi una soddisfazione arriverà.

Hot spot

Il tracciato ungherese misura appena 4 chilometri, ma presenta ben 17 curve. Il rettilineo più lungo non supera i 700 metri, la pole in superbike è stata segnata da Toprak Razgatlioglu in 1'38”357, con una velocità di punta che per le derivate di serie fatica ad arrivare ai 280 chilometri orari. Insomma la pista è davvero lenta, nemmeno troppo larga, superare non è semplice: curva 1 e curva 5 sono due punti tra i migliori per portare un attacco, mentre tutti gli ultimi due settori sembrano favorevoli a Marquez, con 5 curve su 8 a sinistra e un toboga finale di difficile interpretazione.