MotoGP - Martin-Aprilia, lo spettro del tribunale complica tutto
Se la controversia tra il pilota e il team finisse davanti a un giudice, i tempi del mercato potrebbero non collimare più con le speranze di Jorge e le esigenze di Honda. Fabio di Giannantonio o Johann Zarco per Noale?

Jorge Martin vuole uscire dal contratto con Aprilia: l'interesse di Honda è stato più forte di qualsiasi considerazione sul rapporto in corso con Noale, nonostante un trattamento di prim'ordine da parte di Massimo Rivola per il pilota spagnolo. Ed è proprio il comportamento di Aprilia fino a oggi che lascia pochissimo margine di incontro tra le parti. In questo momento il costruttore veneto non può insomma fare ulteriori passi in avanti verso il campione del mondo, con conseguenze importanti sia sul prosieguo del rapporto che sul futuro del mercato.
Braccio di ferro
Riassumendo: Martin vuole uscire dal contratto in virtù di una clausola che gli permette la risoluzione se non vengono raggiunti determinati risultati entro i primi 6 gran premi, Aprilia non commenta ma è chiaro che a Noale stiano facendo le loro considerazioni. Una su tutte: i risultati non sono stati raggiunti perché il pilota ha corso solo mezzo gran premio, e dei tre infortuni patiti, quello in allenamento è totalmente imputabile al pilota stesso.
Aprilia non ha interesse a sciogliere il contratto: ci guadagna niente e fa la figura di chi non si fa rispettare. Si può obiettare che tenere un pilota scontento non ha senso. Vero, ma per ora il discorso è prematuro. La migliore arma che Noale ha in mano è quella di impugnare il contratto e portarlo in tribunale, dove la diatriba potrebbe diventare lunga e dall'esito incerto, tanto da scoraggiare Honda stessa.
Tribunale e mercato
Cosa potrebbe succedere davanti a un giudice? La materia sembra soggetta ad ampie possibilità di interpretazione, dall'esito affatto scontato. E qui i tempi del mercato MotoGP cozzano con le ambizioni di Martin: tra un anno, anche meno, tutti i top rider saranno nell'ultima stagione di contratto, con la stagione 2027 all'orizzonte. Sarà il campionato del cambio regolamentare, quello su cui convergono investimenti e speranze degli attori in gioco. È ipotizzabile che Honda voglia puntare tutto su un pilota che tra qualche mese potrebbe trovarsi paradossalmente il meno libero tra tutti? Le alternative da sondare non mancheranno: Quartararo, Acosta, Bagnaia, solo per fare tre nomi che finora non sono stati in HRC in classe regina.
I movimenti possibili
La MotoGP in questo momento ha bisogno di stabilità: il passaggio di consegne tra Dorna e Liberty Media non vede di buon occhio inquietudini di mercato, con la possibilità che nel valzer delle selle alla fine qualche top rider si aggiunga alla schiera di Ducati, impoverendo ulteriormente la competizione. Pedro Acosta avrà difficoltà a uscire dal contratto con KTM e altri nomi grossi al momento non sono in ballo. Honda è la casa che più cerca un top rider, anche perché è l'unica che davvero non ha almeno un riferimento di primissimo livello all'interno del proprio box. Il momento è buono, dopo la vittoria di Johann Zarco in Francia, ma da qua a trasformare la RC213V in una moto competitiva a tutto tondo ce ne passa.
Se invece Martin riuscirà a uscire dal contratto con Aprilia in seguito a un accordo tra le parti, il futuro si muoverà rapidamente. Intanto Jorge potrà chiudere la stagione da pilota e non da “esiliato” all'interno del suo stesso box, cosa di cui ha decisamente bisogno visto il brutto infortunio patito.
A quel punto potranno davvero aprirsi le porte di Honda, sempre che il costruttore giapponese nel frattempo non riesca a sbrogliare la matassa con l'altro assistito di Albert Valera, Pedro Acosta. Ma Pedro Pe vuole una moto competitiva più che soldi, e l'obiettivo nel suo caso sembra più che altro essere la Desmosedici di VR46. I nomi che già per il 2026 sembrano essere disponibili per le varie case interessate diventano a questo punto altri: Fabio Di Giannantonio, Johann Zarco, Toprak Razgatlioglu, Enea Bastianini. I primi due potrebbero essere profili interessanti per Aprilia stessa, gli altri due per Yamaha. Staremo a vedere, la partita sembra ancora molto lunga.