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MotoGP - Jorge Martin: il 2026 l'anno della rinascita?

Il pilota spagnolo ha vissuto una stagione terribile, riassunta nel documentario di Dorna From heaven to hell. Riuscirà a voltare pagina? Il rischio è diventare una meteora nella storia del motomondiale

Jorge Martin: from heaven to hell è il titolo di un bel documentario di Dorna che ripercorre il 2025 terribile del pilota spagnolo, che con il numero uno sul cupolino ha visto ben poca luce nel corso di una stagione martoriata da infortuni, incomprensioni tecniche e tensioni contrattuali. Un anno da lasciarsi alle spalle, come per Pecco Bagnaia, un campionato che si può riassumere in alcuni momenti critici che il provider di contenuti del mondiale ha condensato nel video rilasciato.

La voce degli affetti

“La prima difficoltà stagionale è arrivata in Malesia. Jorge mi ha chiamato dall’ospedale. Ha iniziato a piangere e anch’io ho fatto lo stesso. È stata una tragedia”. Sono le parole di Maria Monfort, la fidanzata di Martin, che ha spiegato l'impatto emotivo del primo momento difficile dell'anno. Niente lasciava immaginare però che fosse solo l'inizio. Dopo quel primo infortunio ne sono arrivati infatti altri, anche più gravi: “Dopo l’incidente di Sepang ha trascorso due settimane totalmente impegnato nel recupero. Ha usato tutte le sue energie per tornare il prima possibile ma, come ben sappiamo, si è nuovamente fermato per un altro infortunio in motard”.

L'avvio complicato è stato confermato nel gran premio del Qatar, nel quarto appuntamento del campionato, dopo il contatto con Fabio Di Giannantonio. È ancora Maria a parlare: “Sono entrata nella stanza d’ospedale, ho guardato Jorge e abbiamo subito iniziato a piangere. Era come dirsi: ‘Non so cosa succederà, ma ti amo’. Abbiamo pianto a lungo. Soffriva tanto ed eravamo terrorizzati. Mi ha detto che era sicuro che sarebbe morto. Era distrutto, dubitava persino di poter correre ancora”.


Il polso di Rivola

C'è stato poi il corteggiamento di Honda, e ci sono state le parole del manager Albert Valera, una vera e propria bomba esplosa in mezzo al paddock: “Honda ha fatto una offerta, potremmo andarcene”, intenzione poi confermata dallo stesso Martin. Il gran capo di Aprilia Racing però si è fatto sentire. “Mi dispiace, ma non ti lascerò andare. Tu non te ne vai perché io so ora meglio di te cosa è meglio per te”.

Martin è successivamente riuscito a recuperare e a re-inserirsi in una squadra che ha saputo perdonargli molto, ma successivamente è caduto ancora al via del gran premio del Giappone e la sua stagione si è conclusa prima del previsto, senza avere trovato nemmeno un vero feeling con la RS-GP.


Campione vero?

Il 2025 di Martin insomma è da dimenticare: il campione del mondo 2024 ora spera di invertire il trend a partire dal prossimo inverno, ancora in sella all’Aprilia. C'è un anno di contratto per dimostrare di essere un campione di quelli che restano, e non una meteora, seppure in un firmamento luminosissimo. La storia della categoria d'altronde è ricca di piloti che sono stati iridati una volta sola in classe regina: Fabio Quartararo, Joan Mir, Nicky Hayden e – andando a ritroso alla classe 500- si arriva a Kenny Roberts jr., Alex Criville, Kevin Schwantz, solo per fermarsi agli anni '90. 

Alcuni di loro, come Hayden o Schwantz, sono ancora nei cuori degli appassionati. Altri sono stati quasi dimenticati. Jorge però il 29 gennaio compirà solo 28 anni: è un pilota nel pieno della maturità e ha tutte le carte a disposizione per provare a lasciare un segno più incisivo nella storia di questo sport.

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Bikerspetosino
Dom, 21/12/2025 - 16:40
Gran pilota. Peroʻ penso che il 2026 sarâ ovviamente migliore del 2025. Ma il feeling che aveva con Ducati,lo vedo molto lontano... Aprilia non ê ka moto ideale per Martin....