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MotoGP 2022, Aleix Espargarò: “Il titolo ora è un sogno reale”

MotoGP news – Dopo una vittoria e quattro podi consecutivi, alla vigilia della nona gara Aleix Espargarò è in lotta per il titolo e ha raccontato come sta vivendo questo momento, com’è cambiato il lavoro con l’arrivo di Massimo Rivola e perché ha voluto Maverick Vinales nel box…
Un binomio che funziona decisamente bene
Aleix Espargarò sta vivendo un periodo d’oro della sua vita, con la grande competitività alla guida della sua Aprilia RS-GP con cui in otto gare ha conquistato ben cinque podi, tra cui la sua prima vittoria in carriera. Ai microfoni di Sky Sport ha raccontato: Non sapevo come avrei reagito nel momento in cui mi fossi trovato a lottare per un titolo. Sono molto rilassato, mi sto godendo questo momento. Negli ultimi 3-4 anni con Aprilia è stato difficile, abbiamo avuto tanti problemi, tante cadute. Da nero è diventato bianco”. Un cambiamento incredibile di cui dice: “Sono contento di aver dimostrato a me stesso di avere la velocità per lottare con i migliori. Peccato sia arrivato un po' tardi. In questo sport non è facile, con Aprilia abbiamo faticato per sviluppare la moto. Ma non è mai tardi”.
Ora la coppia Aleix Espargarò-Aprilia appare veramente forte e lui sostiene che il merito sia da entrambe le parti: “Gli anni scorsi volevo portare Aprilia alla vittoria e al podio, ma non era pronta. Sono comunque rimasto positivo. Sono rimasto lo stesso, a migliorare è stata l'Aprilia”. Lo spagnolo sbaglia molto poco e soprattutto ha imparato a gestire al meglio le gare: “Mi sento forte e veloce, ma ci sono opportunità che passano una volta nella vita e non bisogna lasciarsele scappare. A Jerez ero dietro a Miller e Marquez, andavo più forte ma non riuscivo a passarli. Ho aspettato, non ho commesso errori e la pazienza mi ha ricompensato (ha chiuso terzo,ndr).

"Ho sempre voluto il meglio per Aprilia"
Il grande cambiamento in Aprilia c'è stato con l'arrivo dell’ ad Massimo Rivola e Aleix che lo ha vissuto in prima persona ha spiegato: “Mi ricordo la prima volta che ho visto il reparto corse con Dall'Igna, ho pensato che fosse il più bello del mondo. Quando è arrivato Rivola ha portato altre persone, ma la sua capacità è stata quella di far brillare chi era già in Aprilia in tutti i settori. Qui c'è sempre stata gente buona, li ha motivati per creare una MotoGP vincente. Il nostro sport non è solo soldi, le persone fanno la differenza. Ti serve una casa grande come la Piaggio, perché bisogna investire in tecnologia. Ma bisogna saper spendere bene”. E ora ogni cosa è al suo posto: “Il sogno Mondiale c'è, l'ho voluto per tutta la mia carriera. Ora è reale, lo posso toccare. Voglio continuare a sognare. È una cosa unica. Non solo per me, che mi trovo in questa situazione a 32 anni, ma per tutto il team, gli ingegneri, Massimo e tutta la gente che è con me dal 2017. È impressionante”. Dall’altra parte del box poi è arrivato Maverick Vinales, un pilota decisamente forte, ma la Casa di Noale ha avuto il benestare del “Capitano Aleix”: “Ho sempre voluto il meglio per Aprilia. Quando c'è stata l'opportunità di avere un pilota con il suo talento, ho spinto per averlo. Ho sempre detto che se la squadra non può vincere il Mondiale, i due piloti è meglio che abbiano un bel rapporto. Vediamo adesso in futuro come andrà...”

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