Martin-Aprilia: divorziare sì, ma non subito
Il manager dello spagnolo cerca di fronteggiare un momento non facile: offre Jorge a tutti, ma non chiude nemmeno ad Aprilia. Rivola non si muove, conscio che più della forma, contano i fatti in pista
Albert Valera, manager di Martin, nel fine settimana di Assen si è prodigato in diverse spiegazioni sulla posizione del proprio assistito; ha parlato soprattutto con gli spagnoli di Dazn, a cui ha voluto spiegare ancora una volta il significato della famosa clausola rescissoria. Sul fronte opposto, Massimo Rivola è un muro di gomma, ricorda a tutti che risponde solo perché Valera continua a parlare e sottolinea giustamente il valore della propria moto, senza chiudere a nessuna possibilità.
Offerta speciale
Le parole di Valera ai connazionali sembrano un ulteriore invito a Honda - e forse non solo- a farsi avanti. “Non sarà un agente della polizia del tribunale di Milano a dire a Jorge che non potrà salire su un’altra moto”, ha detto senza troppi giri di parole, spiegando poi come il dialogo tra Aprilia e il pilota al momento non abbia portato la situazione fuori dallo stallo. "Nessuna squadra deve avere paura di negoziare con Jorge, perché Jorge è libero. Siamo sempre stati flessibili e disposti a prorogare la scadenza della clausola a settembre o ottobre, perché per Jorge era importante dare un’altra possibilità al team. I test di Barcellona, mezza giornata di test in Malesia e quel GP del Qatar non l’avevano convinto abbastanza. Costretto a prendere una decisione, ha scelto questa. Ma Jorge non se ne va per soldi, lo scorso anno aveva opzioni più convenienti a livello economico".
Insomma, come sempre la prima parte della conversazione lascia intendere una volontà netta di lasciare, salvo poi aprire un pertugio alla trattativa per rimanere. "Se ci sarà un'opportunità, resterà con Aprilia, ma devono dargli questo tipo di fiducia, che c’era quando è stato stipulato il contratto. Ma il modo in cui Aprilia ha gestito le ultime conversazioni non ha convinto Jorge".
Qui si passa dal piano della sostanza a quello della forma, ma la risposta di Aprilia è molto chiara.
Intenzioni esplicite
Massimo Rivola innanzitutto si aggancia - in una intervista con Sky Sport- alle dichiarazioni di Ezpeleta, apparso tutt'altro che conciliante con Martin. "Le sue parole fanno piacere, ma per noi non cambia niente, perché dal nostro punto di vista era già così. Il pilota ha un contratto e quando starà bene tornerà in moto. Se vuole andare via ci dovrà essere qualcuno a dire che è libero. Non saremo noi a farlo, ma sarà un giudice eventualmente. Nel frattempo, se si vuole trovare una soluzione bisogna sedersi a un tavolo e parlare seriamente". Detto questo, anche Rivola apre alla permanenza di Jorge. "Per una squadra fatta per vincere il mondiale non avere il campione del mondo non è facile. Non vuol dire che non possa farlo Bezzecchi, visto che sta dimostrando di poterlo fare e l’anno prossimo sarà sarà uno dei protagonisti. Però avere un pilota altrettanto forte da mettere vicino non è facile da trovare. È un opzione a cui preferisco non pensare, ma se sarò messo all’angolo avrò buone risorse per affrontarla e trovare un sostituto".
Tirando le fila
Martin sembra nella posizione di chi tutto sommato, se potesse tornare indietro, forse non agirebbe nello stesso modo, ora che si è reso conto di quanto Aprilia in fondo sia ancora - allo stato attuale- la migliore alternativa a Ducati. Sembra però rimasto intrappolato in una situazione che è andata troppo in là. Se non esistesse l'orgoglio, probabilmente Jorge si farebbe un altro anno in Aprilia, per poi andare sul mercato in una condizione fisica migliore e con meno difficoltà burocratiche, magari monetizzando anche meglio. Noale però non sembra davvero nelle condizioni di potere fare più di quello che sta già facendo. Rivola sembra proporre insomma un matrimonio a termine, di interesse: rimaniamo insieme, scordandoci il recente passato e guardando a un presente che non è così male. Il futuro dopo il 2026? Troppo complicato, ma più che altro va scritto e per un pilota e chi fa moto non c'è niente di meglio che la pista, per passare dalle parole ai fatti.
- Accedi o registrati per commentare