Gli americani "tagliano" i titoli: Agostini da 15 a 8, Marquez "solo" 7, Nieto 0
Liberty Media vuole spostare l'attenzione ulteriormente sulla MotoGP, "dimenticandosi" dei titoli conquistati nelle classi minori. Un colpo al passato di campioni illustri come Agostini e Nieto
Il nuovo corso della MotoGP voluto dalla proprietà statunitense passerà attraverso un ridimensionamento delle classi Moto3 e Moto2, con il baricentro mediatico spostato ulteriormente sulla MotoGP. La scelta era ben nota e la si può condividere o meno: è indubbio che, per come sono organizzate adesso, le classi propedeutiche non hanno grande appeal. Non ci sono più costruttori, non ci sono più gli specialisti della categoria e il ricambio di piloti è tale che il pubblico fatica ad affezionarsi. Aggiungiamo – visto che siamo in Italia- che ormai la Spagna dilaga per numero di talenti avviati al motociclismo e lo spettacolo delle classi minori è difficile da rendere appetibile.
Un colpo al passato
Fino a qui, siamo di fronte a discorsi già sentiti più volte. Nessuno però poteva immaginare che il nuovo corso di Liberty Media sarebbe andato con il “piccone” a intaccare anche il passato. L'occasione di un evidente cambio di prospettive arriva in vista dei preparativi per la festa iridata di Marc Marquez. Lo spagnolo a Motegi, al più tardi in Indonesia, diventerà campione per la nona volta, ma i manager del colosso americano hanno sottolineato che le celebrazioni riguarderanno in realtà il “settimo alloro”. Insomma, gli statunitensi non vogliono considerare i titoli delle classi minori (nel caso di Marquez un titolo in 125cc e uno in Moto2), ma non si fermeranno a questo. In programma, nel databoard di Dorna, dovrebbero “scomparire” anche i titoli di tutte le altre classi defunte: 50cc, 80cc, 350cc, tanto per dire.
Italia e Spagna unite
E qui si va a colpire la gloria e la memoria di campionissimi di grandezza assoluta: Giacomo Agostini ha conquostato 15 mondiali e tutti lo conoscono per essere stato il più vincente di sempre. Tolti gli allori della 350 arriverebbe però a 8 mondiali, il che fa sorridere. E cosa dire di Angel Nieto? La leggenda spagnola, vincitrice di 12+1 mondiali per questioni scaramantiche, finirebbe nel dimenticatoio, alla pari con un Sandro Cortese o un Danny Kent. Senza nulla togliere a due iridati dei primi anni della Moto3 - ottimi piloti visti i risultati conseguiti- è chiaro che la statura sportiva dei sopra citati Agostini e Nieto, così come John Surtees, Jim Redman o Mike Hailwood non può e non deve essere sminuita.
“Togliere” i titoli ad Agostini non renderà più grande Marc Marquez, anche perché non ce n'è alcun bisogno. I campioni sono tali al di là dei numeri, ma anche con i loro numeri rispettosamente a posto.