Adatta a tutti e a chi cerca una moto facile e poco impegnativa, la Vulcan è ideale per il tragitto casa lavoro.
Posizione di guida "su misura"
Si chiama Ergo-fit il sistema ideato da Kawasaki per chi acquista la Vulcan: sella, pedane e manubrio possono essere regolate attraverso una combinazione di componenti intercambiabili che possono essere adattati su diverse posizioni, per potersi creare la posizione di guida più confortevole. Il cuore della Vulcan è il bicilindrico parallelo di 649 cm3 capace di 61 CV a 7.500 giri. Il telaio in tubi di acciaio ha un interasse abbondante (1.575 mm) ed è stato progettato per avere una moto stretta sui fianchi per favorire l’abitabilità e la facilità di guida. La forcella telescopica "fissa" ha steli da 41 mm mentre è regolabile nel solo precarico il monoammortizzatore "asimmetrico". La frenata è assicurata da due dischi singoli, da 300 mm all’anteriore e da 250 mm al posteriore.
Si guida "senza pensieri"
Su strada si dimostra la moto ideale per guidare "rilassati", nonostante lo scarso riparo dall’aria. Il bicilindrico ha una erogazione regolare ma continua, senza incertezze, con un discreto vigore ai bassi e medi regimi. Il baricentro basso fa si che i 225 kg i peso si sentano poco soprattutto nelle manovre da fermo mentre tra le curve riesce anche a divertire, senza esagerare con una (inutile) guida "spigolosa". Preciso il cambio, bene anche il freno anteriore, potente il giusto e facilmente gestibile. Il posteriore invece va azionato con decisione per rendere al meglio.
Perché sì
La facilità di gestione del bicilindrico e il buon vigore ai bassi e medi regimi
La posizione di guida "personalizzabile" grazie al sistema Ergofit
La stabilità nelle curve nonostante il lungo interasse
Perché no
Il peso: elevato, che però si sente solo nelle manovre da fermo
Il freno posteriore poco incisivo, va azionato con decisione (ma la frenata è sicura grazie all'ABS ben tarato)
La strumentazione, completa ma un po' troppo "spartana"