La powercruiser di casa Ducati unisce lo stile tipico delle cruiser “da bar” con motore e ciclistica da superbike.
Il "cuore" è sportivo
Il motore è il bicilidnrico Testastretta DVT 1262 da 160 CV, "mappato" per essere particolarmente elastico ai bassi regimi. La trasmissione è a cinghia e le sospensioni (la forcella ha steli da 50 mm) sono regolabili. L’elettronica prevede la piattaforma inerziale che gestisce ABS e controllo di trazione (con 8 livelli di intervento) con funzione cornering, tre Riding Mode (Sport e Touring a potenza piena, Urban da 100 CV), Power Mode e Ducati Power Launch per partenze "brucianti". A completare la dotazione elettronica ci pensano il cruise control, il display del cruscotto (da 3,5") che sfrutta la tecnologia TFT" e luci "full led" con luce diurna DRL.
Anche per "passeggiare"
Con la XDiavel si può viaggiare anche a 2000 giri col motore che spinge rotondo, pronto ad allungare vigoroso fino a oltre 9000 giri. Le doti stradali sono da vera Ducati, grazie alla ciclistica rigorosa e all’elettronica al top, capace di controllare le reazioni della powercruiser di Ducati senza risultare mai invasiva. Tra le curve predilige una guida rotonda, sul veloce è stabile e precisa mentre nello stretto è limitata sia dal peso che dal "gommone" posteriore da 240". Ottima la frenata, un po’ meno il comfort: il manubrio largo consente un controllo perfetto, la sella è morbida ma le pedane avanzate obbligano a una posizione poco rilassata.
Perché sì
Il motore è semplicemente infinito e la fasatura variabile lo rende godibile a tutti i regimi
L'elettronica completa e perfettamente tarata
La frenata potente ma progressiva
Perché no
La posizione di guida, con pedane avanzate e manubrio largo alla lunga può affaticare
Come tutte le grosse bicilindriche a V, il motore scalda parecchio
La scarsa maneggevolezza nel misto stretto: peso e "gommone" posteriore limitano l'agilità