Il “cuore” della Diavel è il bicilindrico Testastretta DVT a fasatura variabile da 1262 cm3, capace di erogare 162 CV e ben 129 Nm di coppia massima anche in versione Euro 5. Per la Diavel "base" ci sono sospensioni regolabili (forcella con steli da 50 mm) mentre per la S e la Black and Steel le sospensioni sono Öhlins (ma la forcella ha steli da 48 mm e trattamento TIN per la scorrevolezza), completamente regolabili. Pinze monoblocco (M4.32 per la Diavel, M.50 per S e Black and Steel) di Brembo e dischi da 320 mm vanno a comporre un impianto frenante da superbike, per fermare senza problemi i 247 kg (in ordine di marcia) della Diavel. La ricchissima dotazione elettronica, gestita dalla piattaforma inerziale, comprende tre mappe motore (Sport, Touring e Urban), controllo di trazione (DTC), antimpennata (DWC), launch control e ABS con funzione cornering. Di serie anche il cambio QuickShift bidirezionale.
Tre versioni
La versione S ha cerchi forgiati e lavorati in lega leggera, mentre la versione Black and Steel è caratterizzata dalla particolare livrea in grigio satinato, nero e giallo per il telaio a traliccio e i fregi su sella, carrozzeria e cerchi ruota.
Stupisce tra le curve
La posizione in sella è “rassicurante”: il manubrio largo e alto, la sella comoda, la seduta bassa e le pedane centrali mettono a proprio agio i piloti di tutte le taglie. L’erogazione del bicilindrico Testastretta è progressiva ma sempre impressionante, soprattutto in mappa Sport dove è più reattivo e pronto a scaricare tutta la potenza sul “gommone” posteriore. Il peso e il lungo interasse si fanno sentire solo nei tornanti, mentre non limitano l’agilità nel misto veloce dove la Diavel si dimostra rapida nello scendere in piega e precisa come una sportiva. Bene anche la potentissima frenata. Qualche difetto emerge in città: la frizione è un po’ dura da azionare e il bicilindrico Testastretta scalda parecchio, specie d’estate.
Perché sì
Il design particolare con le sue linee uniche ed originali.
L'erogazione "entusiasmante" del bicilindrico, vigoroso e pronto al comando del gas in qualsiasi Riding Mode selezionato.
Il "pacchetto" elettronico di prim'ordine, necessario per gestire l'esuberanza della Diavel soprattutto sul bagnato.
La guida appagante nel misto veloce nonostante il lungo interasse e il gommone posteriore.
Perché no
Il prezzo poco abbordabile anche nella meno costosa versione "base".
Il comfort di marcia ridotto dalla scarsa protezione dall'aria (viste le prestazioni elevate e le velocità da naked sportiva alla portata della Diavel), dal bicilindrico che scalda parecchio le gambe del pilota, soprattutto d'estate e dal poco spazio sulla sella riservato al passeggero che deve fare anche i conti con un appiglio di fortuna.