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Valentino Rossi intervistato da Edwards Jr: “Tuo papà mi ha insegnato molti trucchi”

MotoGP news – Durante il GP del Texas Valentino Rossi e Maverick Vinales sono stati intervistati da Hayes Edwards, figlio di Colin Edwards due volte campione del mondo Superbike, che si è voluto togliere parecchie curiosità...
Un'intervista speciale
I due piloti Yamaha sono stati intervistati da un personaggio molto speciale, il giovanissimo Hayes Edwards, figlio del due volte vincitore del Mondiale Superbike, Colin Edwards che in Texas li ha incontrati nel corso del GP di Austin. Come riporta il sito di Sky Sport Hayes ha chiesto a Valentino Rossi quando è salito in sella a una moto per la prima volta: “Mi ricordo - ha risposto il dottore-  la prima volta che sono salito in moto, ero con mio padre Graziano, vivevamo in una casa vicino Tavullia”. Edwards Junior gli ha poi chiesto come mai viene chiamato “Dottore” e Rossi ha detto: “In Italia quando sei particolarmente bravo a fare qualcosa, la gente ti definisce un “Dottore” in quell’attività. Qualcosa di serio, di alto livello, è un modo di dire scherzoso”. Valentino corre da sempre con il numero 46 e ha spiegato: “Ho scelto il 46 perché nel 1979, quando sono nato, mio padre Graziano correva nella 250 e usava il numero 46”. Infine Hayes chi ha chiesto com’è stato correre con suo padre Colin e Valentino ha risposto: “È stato fantastico correre con tuo papà, le nostre carriere si sono incrociate in molti momenti, ma l’episodio che ricordo di più è a Suzuka. Prima di allora non conoscevo Colin perché correva in Superbike, ma da quel momento siamo diventati veri amici. Mi ha insegnato molti trucchi a Suzuka”. Poi è stato il turno di Maverick Vinales, e Colin ha chiesto: “Quando diventerò grande mi piacerebbe essere forte come mio papà. Avevi anche tu lo stesso sogno?” Lo spagnolo ha detto: “Anche io sognavo di diventare un pilota, ma mio padre non era veloce come tuo papà”. Edwards Junior ha domandato a Vinales che vita sarebbe la sua senza motociclismo e il portacolori Yamaha ha ammesso: “Non riesco a pensare alla mia vita senza moto, sicuramente sarei stato comunque uno sportivo, mi piacciono tanti sport come correre, andare in bici, giocare a calcio, ma non riesco davvero a immaginare la mia vita senza moto”.
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