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Troppe gare in un anno? I piloti mugugnano...

MotoGP news – Con l'arrivo delle gare Sprint i piloti hanno raddoppiato le gare a cui devono partecipare in una stagione e questo ha portato a un maggior numero di infortuni. Ecco cosa ne pensano Luca Marini, Marc Marquez ed Aleix Espargarò 

Più gare, più infortuni
Nel 2023, con l’introduzione della Sprint il sabato,le gare di una stagione MotoGP sono passate da 20 a 40, naturale conseguenza sono aumentati anche gli infortuni tra i piloti. Con un calendario serrato recuperare la forma fisica tra un appuntamento e l’altro è piuttosto complicato e nel 2024 i GP saranno 22. Numeri elevati che preoccupano in parte i piloti.

Marc Marquez il 2023 l’ha cominciato proprio con un infortunio nella Sprint del Portogallo, che gli ha fatto saltare poi i tre GP successivi, e come riporta il sito spagnolo As.com ha dichiarato: Il numero degli infortuni è una delle cose che ci preoccupa di più e dobbiamo tenerne conto”. Il format è cambiato dall’anno scorso e Luca Marini non ne è così convinto: Facciamo così tante gare che non abbiamo tempo di recuperare, il programma del fine settimana è troppo impegnativo”.

Anche Pedrosa contrario al format attuale

Uno dei piloti più polemici sul calendario troppo fitto di appuntamenti è Aleix Espargarò, pilota Aprilia, che è anche il più “anziano” della griglia di partenza con i suoi 34 anni (a luglio 35). Lo spagnolo ha ammesso: Dani (Pedrosa) mi ha detto che con il programma che abbiamo adesso si sarebbe ritirato prima. E Dani è andato in pensione giovane. Mi ha detto che è insostenibile, che non sa come facciamo. Che un ragazzo tranquillo come lui dica questo dovrebbe far pensare. Lui che quest’anno ha partecipato a due GP e che ha quindi provato sulla propria pelle com’è cambiato il format della MotoGP. Le cose, però, non sembrano migliorare, almeno se guardiamo al 2024.

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