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Test Jerez: Yamaha bene con il nuovo motore, ad Aprilia spuntano le ali

Quartararo e Rins abbastanza soddisfatti della nuova specifica, Noale porta novità aerodinamiche e un nuovo forcellone. Bagnaia si concentra sull'anteriore ma non fa il tempo

I test del lunedì sulla pista dove si è corso tutto il fine settimana vanno presi sempre con le pinze, perché il tracciato è molto gommato, i set-up sono calibrati e tutti possono migliorare abbastanza facilmente. Quello che conta, dopo cinque gran premi e tre mesi dalle prime prove disputate a Sepang, sono soprattutto le sensazioni dei piloti alle prese con nuovo materiale da provare. Buone nuove in casa Yamaha, moderata soddisfazione in Honda; per quanto riguarda invece KTM e Aprilia, tanto lavoro ma tutto da valutare.

Yamaha

Dopo l'ottimo weekend di Quartararo, l'entusiasmo nel box del francese era alto. Da provare c'era il nuovo motore – il terzo step del 4 in linea- che ha trovato la risposta entusiasta di Rins e quella un po' più distaccata del francese. Il rettilineo breve di Jerez de la Frontera ha registrato un paio di chilometri orari di velocità di punta in più, che non sono moltissimi ma sono pur sempre qualcosa. La trazione sembra essere un po' migliorata, ma per stessa ammissione di Alex c'è ancora da lavorare sull'elettronica. Si vedrà il nuovo propulsore in pista a Le Mans? Al momento non è ancora stato deciso.

Honda

Il motore portato in pista da Aleix Espargarò nel weekend di gara è passato al vaglio di Joan Mir, che nel complesso lo ha promosso, seppure senza eccessivi entusiasmi. Luca Marini invece ha provato un nuovo forcellone, che dovrebbe ridurre il problema delle vibrazioni, ma su cui il fratello di Vale è stato tiepido. In casa HRC sono arrivate anche delle novità aerodinamiche di minore entità.

Aprilia

È stata la casa che ha portato le novità più vistose: in particolare delle nuove ali sistemate sotto la sella, di certo non belle da vedere, ma innovative in senso assoluto. La sensazione è che ci sia ancora molto studio da fare al riguardo prima di poterle valutare per un eventuale utilizzo in gara. Portato anche un nuovo forcellone, un componente che ha l'obiettivo di limitare i problemi di stabilità in inserimento di curva.

KTM

Acosta non ha girato tanto intorno ai problemi dopo il gran premio e si è detto molto preoccupato per la situazione tecnica. Come sempre KTM non ha fatto filtrare troppe informazioni su quanto ha portato in pista da provare, si è visto un nuovo cupolino per Dani Pedrosa, Maverick Vinales era molto in palla e ha girato su ottimi tempi.

Ducati

Marc Marquez ha marcato un 1'35”876 di riferimento e al contempo ha girato con il nuovo telaio. Bagnaia invece è rimasto a quello vecchio, si è concentrato sul lavoro di ricerca del feeling all'anteriore. Pecco non ha spinto particolarmente, almeno a vedere i tempi, rimasti sul 37”5, per un 19esimo tempo finale che comunque non è certo entusiasmante.

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