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Promossi&Bocciati MotoGP: Bagnaia è un martello, Marquez un funambolo

Il piemontese torna al successo e chiude al meglio il brutto inizio di stagione. Quartararo si consola con la prima posizione solitaria in testa al mondiale, Aprilia perde le concessioni con il terzo podio stagionale. Marquez regala spettacolo, ma rimane fuori dal podio
Il gran premio di Spagna vede il ritorno di Pecco Bagnaia alla vittoria, grazie a una gara magistrale, condotta dal primo all'ultimo giro. Ducati centra così il terzo successo su sei gare in campionato: andiamo a rivedere Promossi&Bocciati di Jerez de la Frontera insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Bagnaia inseguiva la vittoria dall'ultimo gran premio dell'anno scorso disputato a Valencia: non era certo una astinenza da record, ma avere concluso il 2021 con 4 affermazioni negli ultimi 6 gp lo aveva inserito di diritto tra i pretendenti al titolo per questa stagione. Invece le prime 5 gare sono state un calvario, con prestazioni e consistenza che non andavano mai di pari passo. In questo weekend invece tutto ha girato alla perfezione e a Pecco è tornato il sorriso dei tempi migliori.
Può essere contento anche Fabio Quartararo, arrivato comunque a mezzo secondo dal ducatista e ora primo in solitaria nel mondiale. Velocità e costanza sono state le armi vincenti del francese già l'anno scorso, e l'altalena di risultati dei suoi rivali è una ottima notizia per il proseguimento della stagione.
Delusione grossa invece in casa Suzuki, con Rins vittima di un weekend nel quale ha sbagliato un po' tutto il possibile, e Mir sesto al traguardo, ma incapace di attaccare per problemi di surriscaldamento dello pneumatico anteriore. Triste anche la situazione di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso, incapaci di performance anche lontanamente paragonabili a quelle di Quartararo.

Oscar del sorpasso
Tanto di cappello a Marc Marquez, che all'ultimo giro, dopo avere già sprecato la terza posizione guadagnata su Jack Miller con una quasi caduta alla curva 13, è capace di riguadagnare almeno la quarta piazza con un sorpasso da antologia alla 8. Marc riesce a passare in punti dove di norma gli altri non possono e nemmeno ci provano: lo spagnolo prende l'interno all'australiano della Ducati - che non poteva immaginare l'attacco proprio lì- e soprattutto riesce a fare il curvone con una traiettoria inusuale, chiudendo la manovra davanti a Jack prima di entrare nel motodrome, dove il pubblico è a bocca aperta. Marc manca il podio ormai da Misano dell'anno scorso, ma quando regala queste perle è davvero da manuale della moto.

Data check
Bagnaia ha messo giù un 1'38”231 già al secondo passaggio, un tempo migliorato da Quartararo nella stessa tornata in 1'38”145, e ulteriormente abbassato da Pecco al terzo giro in 1'37”971. Al quinto passaggio poi Bagnaia ha siglato in 1'37”669 il best lap della gara, migliorando di un decimo la prestazione di Fabio risalente allo scorso anno. Ancora due passaggi sotto il 38 e quindi Pecco ha continuato a martellare senza mai superare il 38”5. Bagnaia sembrava lo Jorge Lorenzo – proprio in questo weekend insignito dell'onorificenza di leggenda della MotoGP- dei tempi migliori, o quel Valentino Rossi che nel 2016 a Jerez aveva vinto con la stessa gara dominata dalla partenza all'arrivo. Pecco non ha solo recuperato il sorriso in Spagna, ma ha mostrato di essere riuscito a resettare le cattive sensazioni di inizio stagione. Da qui in avanti può cambiare tutto.

Meditate gente
El Diablo sta ammassando tanti punti nella sua classifica e in due gare ne ha fatti più che nelle prime quattro. Alle sue spalle in classifica però c'è Aleix Espargaro, con una Aprilia ormai tanto veloce e consistente che per regolamento ha perso le concessioni. Quello di Jerez de la Frontera è il secondo podio consecutivo di Noale in top class, un evento mai verificatosi in MotoGP. Il 2022 è l'anno in cui il marchio veneto sta battendo ogni proprio record, e ora la RS-GP inizia a interessare più di un pilota in ottica mercato. Pure alcuni team manager – vedere Razan Razali- stanno pensando a due Aprilia satellite, perché con queste prestazioni l'appetito di tutti non può che crescere.

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