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MotoGP Promossi&Bocciati, Morbidelli a un passo dal paradiso, Rossi c'è quasi

A Brno Binder e la Ktm si regalano la prima vittoria in classe regina, l'allievo Franco fa meglio del maestro Valentino. Quartararo e Vinales scompaiono nelle retrovie, insieme a Dovizioso. La miglior Ducati è quella di Zarco e Marquez se la ride
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MotoGP
Dalla roulette di Brno escono i nomi di Binder, Morbidelli e Zarco: il podio della MotoGP in Repubblica Ceca è quanto di più imprevedibile si potesse pronosticare. Andiamo quindi a rivedere Promossi&Bocciati del terzo appuntamento stagionale insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Tutto il podio della classe regina mostrava sorrisi a trentadue denti nel dopo gara: prima di oggi Zarco era stato l'unico che ci era salito, ma farlo con la Ducati Avintia ha sicuramente un peso diverso che con una Yamaha. Se poi ci riesci nel giorno in cui Quartararo arriva settimo, l'orgoglio nazionale è salvo e la sfida in casa vinta. Anche Morbidelli era felice, nonostante una vittoria sfumata dopo ben 12 giri trascorsi al comando. Pure Franco aveva qualche rivincita da prendersi nei confronti del Diablo, e il terzo posto in campionato con 31 punti fa gridare ancora più vendetta, considerando la posizione che potrebbe avere l'italiano se solo non si fosse rotto il motore della sua M1 due domeniche fa a Jerez. Infine bisogna dare merito a Binder di avere fatto qualcosa di straordinario: vincere la prima volta che si va sul podio, da rookie e con la Ktm è una di quelle combinazioni improbabilissime ma assolutamente non frutto del caso. Il campione del mondo Moto3 del 2016 arrivava in classe regina con un curriculum di 15 vittorie nelle categorie minori e a questo punto diventa il pilota su cui Mattighofen costruirà il proprio futuro negli anni a venire.
Tra gli scontenti ci vanno gli sfidanti di Marquez nella corsa al titolo iridato: Quaratararo ha preso 9 punti, Dovizioso 5 e Vinales 2. Il bottino dei tre piloti fa un terzo posto sommando tutte le loro prestazioni: decisamente troppo poco per chi vuole arrivare a conquistare la corona di campione del mondo.

Oscar del sorpasso
A 13 giri dal termine Binder attacca Quartararo e lo passa alla curva 3, con una staccata che sembra arrivare in ritardo ma che invece si mostra perfetta. Il sudafricano riesce a ritornare in traiettoria alla curva 4 e a rintuzzare immediatamente la risposta del francese. Non solo è la classica manovra decisa che il 33 arancio propone ogni qual volta ne ha l'occasione: la velocità con cui raggiunge il leader del mondiale e lo passa senza perdere tempo si rivela preziosa anche nel non perdere il ritmo nella caccia a Morbidelli. Spesso, come nella gara precedente a Jerez, Brad perde il senso del limite e fa la frittata, ma quando imbrocca la domenica giusta Binder può essere davvero un osso duro nel corpo a corpo.

Data check
I primi 13 giri li ha corsi sempre sotto il 59”: Rossi ha girato meglio di Quartararo e Vinales fin dalla partenza. Nonostante diverse posizioni da recuperare, VR46 ha anche rimontato infatti dalla 12esima alla sesta piazza. Il Dottore ha poi guadagnato un'ulteriore posizione e ha proseguito come la miglior Yamaha fino al traguardo, capace di segnare tempi migliori anche di Morbidelli, a eccezione di un singolo giro nel quale era in bagarre. Insomma, Valentino aveva un passo decisamente buono e se non fosse stato per la sciagurata qualifica del sabato sarebbe riuscito a giocarsi il podio. D'altronde anche così il nove volte campione del mondo è arrivato a soli 2 secondi e 3 decimi dal secondo posto, mostrando che la nuova strada tecnica intrapresa dopo Jerez 1 sta dando i suoi frutti. In classifica Rossi paga ancora il ritiro per ko tecnico al primo appuntamento stagionale, ma i suoi 27 punti potrebbero essere tranquillamente 35 se solo il motore della sua M1 non si fosse ammutolito sul rettilineo di Jerez il 19 luglio. Non è questo comunque il momento dei calcoli, conta di più avere ritrovato la fiducia e la voglia di continuare.

Meditate gente
Sul divano, con un occhio alla televisione e una calcolatrice in mano: Marc Marquez me lo immagino così a fine gara. L'otto volte campione del mondo, a meno di nuovi e improbabili colpi di matto, dovrebbe tornare in bagarre per il gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini del 13 settembre. Tra un mesetto MM93 quanti punti dovrà recuperare sulla testa del campionato? È una domanda  a cui è difficile rispondere, ma chiunque ci sarà in quel momento a comandare la classifica, difficilmente il vantaggio arriverà a toccare i 100 punti. Dovizioso al massimo potrà trovarsi a +81, sempre che riesca a vincere entrambe le gare battendo la Ktm a casa sua. Pensare che Quartararo e Vinales escano dalla doppia Spielberg con più di una trentina di punti a testa da aggiungere al proprio tabellino (al momento 59 per il francese e 42 per lo spagnolo) appare improbabile. Insomma, ci siamo capiti: la rimonta è già iniziata, per lo meno nella testa del Cabroncito.

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